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Colloqui in Turchia, Putin: "Chi pianifica punizioni contro di noi è deficiente", Zelensky: "Sanzioni se rifiuta l'incontro", Trump: "In Turchia va Rubio"

Il Cremlino: "I negoziati devono riconoscere i nuovi territori russi"; Trump: "Mi aspetto buoni risultati"

13 Maggio 2025

Colloqui di Riad, i 5 punti dell'accordo per cessate il fuoco proposto dagli USA: tregua su Mar Nero, stop attacchi a centrali, ripresa commercio del grano

Fonte: LaPresse

Giovedì avranno luogo, ad Istanbul, i colloqui di pace tra le delegazioni di Ucraina, Russia e Stati Uniti. Per Mosca non ci saranno Lavrov e Ushakov, ma sono invece attesi MedinskiyGaluzinmentre per Kiev è sicura la presenza di Zelensky che qualche ora prima incontrerà Erdogan. Il leader ucraino da giorni chiede la presenza di Putin al tavolo, dichiarando che vuole "parlare solo con lui" in quanto è "l'unico che ha il potere di decidere sul cessate il fuoco”, arrivando ad auspicare che vengano imposte alla Russia le "sanzioni più dure che mai" in caso lo zar non si presentasse. Dal canto suo Mosca non ha fatto sapere su Putin sarà presente o meno, ma lo stesso presidente russo si è espresso sulle sanzioni promesse: coloro che "vogliono male" alla Russia e "sono pronti a pianificare sanzioni contro Mosca, anche a loro discapito, lo fanno perché sono deficienti". Queste le parole dello zar alla conferenza con gli industriali russi.

Colloqui in Turchia, Putin: "Chi pianifica punizioni contro di noi è deficiente", Zelensky: "Sanzioni se rifiuta l'incontro", Trump: "In Turchia va Rubio"

Donald Trump intanto fa sapere che il segretario di Stato Marco Rubio sarà in Turchia per i colloqui, unendosi alla delgeazione già composto da Steve Witkoff e Keith Kellog. Il tycoon inoltre si aspetta "buoni risultati" dai colloqui di giovedì, affermando che l'Occidente non si deve "far trascinare in una guerra infinita in Europa". Il presidente USA è in visita a Riad, ma aveva caldeggiato una sua comparsata a Istanbul in caso di arrivo di Putin; questa opzione è sostenuta da Zelensky, il quale afferma che la presenza del presidente USA "darebbe una spinta ulteriore all'arrivo di Putin". "Farò di tutto per incontrarlo ovunque in Turchia", ha detto l'ucraino riferendosi allo zar.

Il Cremlino fa invece sapere le sue condizioni per i negoziati. Il vice ministro degli Esteri Serghei Ryabkov afferma che nei colloqui per la fine della guerra bisognerà discutere "l'entrata nella Federazione russa" dei "nuovi territori", cioè quelli conquistati durante il conflitto, garantendo "il riconoscimento delle realtà che si sono create negli ultimi tempi".

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