24 Aprile 2025
Ursula von der Leyen (fonte: Lapresse)
Non c’è niente da fare: alla signora Ursula Von Der Leyen la democrazia fa venire l’urticaria. Così mentre noi continuiamo a mandare in scena la rappresentazione dei Buoni che vincono i Cattivi sotto il titolo “Festa della Liberazione” (ottant’anni di repliche con annate di maggiore o minore successo, dipende da chi c’è al governo), la famosa Europa delle Meraviglie, una specie di Disneyland al servizio di sognatori più o meno sinceri, si trasforma nel Paese dei Balocchi dove la donnina di Burro e Lacca (altro che piano green: ogni volta che si pettina si riapre il buco dell’ozono) abolisce il parlamento. Con la complicità dei vari Mangiafuoco.
La Presidentessa Ursula VienDalMare aveva già dato prova delle sue capacità di prestigiatrice in era Covid, quando tra la paura collettiva e l’ipnosi, aveva fatto sparire trasparenza e regole perché “bisogna fare presto”. E così, tra gli applausi di tutti (esclusi i soliti pochi rompiscatole), ha inventato la centrale unica di acquisto e si è messa a trattare il più colossale business con BigPharma: l’approvvigionamento dei vaccini con Pfizer. Mesi di frenetiche trattative con il ceo Albert Bourla, miliardi di soldi per una montagna di sieri. Era talmente assorbita dal ruolo che, nella fretta, si era dimenticata di conservare quei messaggi (mannaggia, la memoria dei telefoni non basta mai…) e pure di dire che il marito aveva un qualche conflitto di interessi nel settore.
Per queste dimenticanze la Signora è stata sanzionata dalla sua stessa Europa ed è in attesa di giudizio pure per la denuncia presentata dal New York Times, giornale - unico - che non si è bevuto la storiella dell’emergenza e vuole vederci chiaro. Ma che volete che sia la trasparenza e il rispetto delle regole parlamentari quando c’è una emergenza? Infatti, alla faccia della “condanna” e alla faccia della montagna di vaccini buttati perché scaduti, Ursula concede il bis. Non solo nel senso della presidenza.
Il bis è sulla armi da comprare: aiuto, aiuto, c’è Putin che vuole dichiarare guerra all’Europa, dobbiamo armarci! Beh, che fai, non ti armi? Certo che sì. E bisogna pure fare in fretta. Infatti in nome dell’emergenza e in appoggio all’articolo 122 dei FantaTrattati, articolo che consente deroghe alla democrazia, la Presidentessa ha pensato bene di portare in gita tutta la scuola: niente voto in parlamento sul suo strampalato piano che consente agli Stati della Ue di fottersene delle regole di bilancio e comprare armi a più non posso. 800 miliardi. Tutto quel che prima non si poteva fare perché la Germania alzava il ditino e lo puntava contro gli spendaccioni, adesso si può. Perché quel Putin, da cui abbiamo comprato per anni valanga di gas e petrolio a prezzi di convenienza e dal quale continuiamo ancora a comprare energia, è un pericoloso dittatore che “mira all’Europa”.
Per fortuna qualcuno in gita non c’è voluto andare e, rivendicando quel misero spazio che è riservato all’assemblea, si è rivolto al Juri nella speranza che bloccasse la decisione. E infatti all’unanimità è arrivato il semaforo rosso: il piano deve passare dal parlamento europeo. Meno male: visto che ne paghiamo due, uno a Bruxelles e uno a Strasburgo, per fare poco e nulla, almeno ci sia concesso lo spettacolo di vedere, senza troppi giri di chiacchiere, chi vuole spendere in armi e chi no. Ursula dovrà lavorare di fino per cercare la formula giusta: finora tra orribili nomi dati ai piani (ReArmEu) e video di una sciroccata commissaria che giuliva estraeva dalla sua borsa il kit di sopravvivenza in caso di guerre, non le è andata bene. Vediamo cosa combinerà adesso: che farà il Pd? E la Lega? Voteranno sì o no? Si scorderanno di quel Papa che oggi abbonda sulla bocca di tutti?
Ovviamente ci racconteranno che l’Europa deve dare prova di maturità, che deve compiere uno scatto in avanti, che blablabla… Tutti - salvo sempre i soliti rompiscatole - diranno “Giusto, vero, avanti così” e nell’ipnosi collettiva non capiranno che ad armarsi saranno i singoli Stati e non l’Europa (che non esistendo non può avere un esercito europeo). Ora, secondo voi, quali Stati si potranno permettere di peggiorare il debito per armarsi ancor più? Uno più di tutti: la Germania della Von Der Leyen, ma anche di AfD che vola nei sondaggi. Ora pensate tutto quel che volete.
di Gianluigi Paragone
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