16 Aprile 2025
Fonte: Facebook @Jerusalem Prayer Team
Israele "annette" Gaza. Secondo quanto riferito dal ministro della Difesa dello Stato ebraico, Israel Katz, le truppe dell'Idf non si ritireranno dalle zone conquistate nella Striscia ma vi rimarranno "a tempo indeterminato", così come successo anche in Siria e Libano. La decisione è stata giustificata come una strategia per "far pressione su Hamas affinchè i prigionieri israeliani vengano rilasciati", ma di fatto la Striscia sta venendo gradualmente "conquistata" da Israele, occupandola con il suo esercito.
“A differenza del passato, l’esercito israeliano non sta evacuando le aree che sono state liberate e conquistate ma le forze israeliane rimarranno nelle zone di sicurezza come cuscinetto tra il nemico e le comunità israeliane in qualsiasi situazione temporanea o permanente a Gaza, come in Libano e in Siria”, queste le parole del ministro della Difesa israeliano Katz.
Israele si è inoltre rifiutato di ritirarsi da alcune aree del Libano in seguito al cessate il fuoco con Hezbollah dell'anno scorso e ha conquistato una zona cuscinetto nella Siria meridionale dopo il rovesciamento del presidente Bashar al-Assad. La Striscia, che nei giorni scorsi ha continuato ad essere bombardata vedendo due ospedali colpiti, sta progressivamente passando in mano di Israele. Qualche giorno fa l'Idf aveva ordinato l'evacuazione di alcune zone al centro di Gaza, le quali sarebbero state prese di mira dagli attacchi aerei; ora Katz comunica che quelle zone liberate verranno occupate a tempo indeterminato dall'esercito. Una "annessione" poco velata, in linea con il piano "Grande Israele" riportato dal GdI.
Il piano "Grande Israele" è un progetto espansionistico di matrice sionista volto a ridisegnare i confini del Medio Oriente a vantaggio dello Stato di Israele. L'ossessione israeliana di espansione nella regione prende avvio da un passaggio della Bibbia che delinea i confini della "terra promessa" "dal Nilo all'Eufrate" che coprirebbero gli attuali territori di Gaza, Cisgiordania, Libano, Siria meridionale; territori dove ora le forze israeliane rimarranno a "tempo indeterminato".
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