14 Aprile 2025
Fonte: X@NCO_Robinson, @ElFinanciero_Mx
Le urla e la forza di uomini e donne disperati che trascinano tra le macerie malati, con flebo al braccio, stesi su barelle d'ospedale. È l'immagine indelebile dell'ultimo criminale attacco dell'IDF: il bombardamento del pronto soccorso dell'ospedale al-Ahli di Gaza City, noto anche come Ospedale battista, l'ultimo ospedale operativo a Gaza. Dall'inizio del massacro programmato dal governo Netanyahu sono stati infatti colpiti e messi fuori uso tutti i 35 ospedali di Gaza.
La notizia del bombardamento è stata subito inquadrata dai media occidentali come un'azione necessaria contro una base di terroristi palestinesi e inserita quindi nel flusso della "normalizzazione" con cui si vuole abituare il pubblico alla tragedia del genocidio palestinese. Allo stesso tempo, ma in modo diametralmente opposto, è stata approcciata la strage di Sumy che ha immediatamente conquistato l'apertura delle principali testate e dei tele e radio giornali occidentali.
I media occidentali hanno infatti subito ripreso la notizia diffusa dai vertici ucraini senza alcuna verifica ed ecco che al pubblico è stato diramato una sorta di comunicato stampa, pressoché identico, impregnato di sgomento e indignazione di fronte alla "Strage della Domenica delle Palme. Colpito chi andava a messa". L'intento, più che palese, è quello di rappresentare Putin e la Russia come il concentrato del Male. I media occidentali sono ormai talmente succubi e mono direzionati da non tentare nemmeno più di mascherare il doppio standard di cui sono intrisi. Per chi si occupa di comunicazione si tratta di vere e proprie case history di ribaltamento dei fatti. Quotidiane.
Netanyahu è rappresentato come un capo di Stato di una nazione democratica che agisce per difendere il suo popolo dai terroristi di Hamas, invece Putin è uno spietato autocrate che governa come un tiranno una pericolosissima potenza nucleare pronta ad attaccare l’Europa. Le risoluzioni dell'ONU, il diritto internazionale, perfino l’etica e la morale, non contano quando si tratta di Israele.
Perfino davanti all'uccisione di 15 medici della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa i media occidentali si sono piegati alle menzogne dell'IDF e hanno derubricato un atto disumano a errore causato dalla mancata segnalazione da parte dei medici. L'inchiesta del New York Times, supportata da immagini e sequenze video, è stata pressoché ignorata dai media occidentali. Gli stessi media che hanno ripreso senza alcuna verifica la notizia diffusa dai canali di informazione ucraini che hanno comunicato che "le forze armate russe hanno colpito Sumy con un missile a grappolo per uccidere più civili possibile".
Del resto non c’è da stupirsi, si tratta del medesimo approccio condiviso dai media occidentali a partire dal 20 febbraio 2022. Nessuno si è preoccupato di verificare la notizia partendo dal semplice presupposto che per Putin un simile attacco deliberato sarebbe stato un autogol. Quale interesse avrebbe infatti avuto Putin a colpire una chiesa a Sumy "proprio mentre i fedeli si riunivano per la messa della Domenica delle Palme" e proprio il giorno successivo all'incontro tra Putin e Steven Witkoff, emissario di Trump, per concordare una tregua e a due giorni dall'incontro Mosca-Kiev di Ankara? Le analogie con la strage di Bucha che, nel marzo 2022, fece da supporto mediatico al diktat di Boris Johnson per far fallire i colloqui di Ankara, sono evidenti.
Da un'analisi un po’ più approfondita dei fatti emerge una storia completamente differente. L'artiglieria russa ha lanciato due missili anticarro di alta precisione Iskander-M sul centro congressi dell'Università. Con molta probabilità uno dei due missili è stato deviato dal sistema di difesa aerea ucraino ricadendo sui civili che stavano andando a messa.
Le fonti ufficiali russe affermano che l'attacco è stato rivolto contro un'ala del centro congressi in cui era in corso una riunione del comando militare ucraino con comandanti NATO. Il summit è stato organizzato durante una premiazione di militari ucraini alla presenza di civili. Uno dei primi video circolati in rete mostra come nei primi minuti dopo l'esplosione siano stati colpiti militari e mezzi militari ucraini. Il fatto che nel luogo colpito fosse in corso la cerimonia di premiazione dei militari reduci da Kursk lo ha confermato anche la deputata della Verkhovna Rada, Marjana Bezuglaja che ha, di fatto, smascherato la narrazione di Zelensky e ha accusato i militari ucraini di usare i civili come scudi umani. Alle parole della Bezuglaja è seguito un videomessaggio del sindaco di Konotop, Artem Seminichin. Nel video il sindaco si scaglia violentemente contro il capo dell’amministrazione militare della regione Vladimir Artjuch: "figlio di puttana e spaventapasseri, sei stato il primo a scappare dal luogo dell'attacco, facendo cadere a terra i bambini"."Se non ti metti in ginocchio prima delle 18:00, bestia, ... racconterò cosa è successo a Sumy”.
Per quanto riguarda l'impiego di bombe a grappolo già a una prima analisi delle immagini che sono arrivate da Sumy si comprende che anche l'elemento tecnico a supporto dell'efferatezza russa non regge. In effetti non c’è alcuna traccia degli effetti di esplosioni causate da bombe a grappolo. Il filobus mostrato nei video e nelle foto dagli ucraini non presenta piccoli fori nella carrozzeria ma vetri frantumati tipico effetto dell'esplosione di una bomba ad alto potenziale. Un "bell’esempio" di impiego di munizioni a grappolo è stato l'attacco dell'esercito ucraino sulla spiaggia di Sebastopoli, in Crimea, il 23 giugno 2024, con l’impiego di un missile balistico americano ATACMS armato, appunto, a grappolo. Il missile ha ucciso 4 persone e ha ferito più di un centinaio di turisti. Quale sarebbe stata la reazione dei media e dei politici occidentali a parti invertite? Se fosse stato Putin, e non Zelensky, a ordinare una simile azione terroristica o se Hamas avesse lanciato una bomba a grappolo sulla spiaggia di Tel Aviv?
di Marco Pozzi
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