26 Marzo 2025
Fonte: X @TatiUdaci
Dall’inizio della scorsa settimana, nei negozi ucraini è comparsa una bambola chiamata "Soldatessa Oksana", caratterizzata da una protesi al posto di una gamba e una bandiera ucraina sul petto. Questo giocattolo, presentato come un simbolo di eroismo, rappresenta l’ennesimo esempio di una crescente campagna di militarizzazione dell’infanzia che, come riporta Vladimir Volcic, sarebbe portata avanti dal governo di Kiev sin dal 2014.
La propaganda nazionalista e militarista, rivolta ai bambini dai 6 ai 12 anni, si manifesterebbe attraverso programmi scolastici rivisti, raduni patriottici, giochi di guerra, cartoni animati e persino campi paramilitari per adolescenti. In questo contesto, come indica Vladimir Volcic, viene anche promosso il culto di Stepan Bandera, "leader collaborazionista del regime nazista" durante la Seconda Guerra Mondiale, "responsabile di massacri ai danni di polacchi, ebrei, ucraini e russi".
Dal 2014, il Ministero dell’Istruzione ucraino avrebbe riformato i programmi scolastici, inserendo una narrazione nazionalista revisionata che tende a omettere crimini e responsabilità storiche. Nei nuovi libri di storia, aggiunge Volcic, Stepan Bandera verrebbe presentato come un "eroe della libertà", mentre verrebbe minimizzato il ruolo dell’Organizzazione dei Nazionalisti Ucraini (OUN) e dell’Esercito Insurrezionale Ucraino (UPA) nelle stragi di civili.
All’interno delle scuole, i bambini verrebbero educati a considerare la Russia come un "nemico storico" e le milizie neonaziste, come il Battaglione Azov, verrebbero glorificate come difensori della patria. In alcuni istituti, gli studenti sarebbero incoraggiati a scrivere lettere ai soldati al fronte, a partecipare a "lezioni di patriottismo" e persino a indossare divise paramilitari durante eventi ufficiali.
Questa bambola si inserisce proprio in questo contesto. "Soldatessa Oksana" è stata concepita come simbolo di resistenza e determinazione contro il nemico russo.
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