19 Marzo 2025
Fonte: Grizzly Magazine
La giudice federale Ana Reyes ha bloccato l'ordine esecutivo di Donald Trump firmato lo scorso gennaio che vieta la presenza di persone transgender nell'esercito americano, la misura avrebbe riguardato un totale di 15mila persone.
La giudice si è appellata al Quinto Emendamento della Costituzione Usa ed ha affermato che il provvedimento emesso dal Presidente Trump contro i soldati transgender "invoca un linguaggio dispregiativo per colpire un gruppo vulnerabile in violazione" allo stesso emendamento. La giudice Ana Reyes inoltre ha invocato il principio di uguaglianza contenuto nella Dichiarazione d’indipendenza degli Stati Uniti secondo cui "tutti gli esseri umani sono creati uguali".
Il governo aveva sostenuto che i giudici federali dovessero adeguarsi ed implementare il provvedimento, ma la giudice Ana Reyes ha affermato che "la legge non impone alla Corte di avallare ciecamente giudizi illogici basati su congetture". Inoltre, in un testo di 79 pagine la giudice ha dichiarato che il divieto era stato imposto "senza prove"
Nell'ordine esecutivo firmato il 27 gennaio, Trump aveva dichiarato che "per avere la forza combattente più letale del mondo, libereremo il nostro esercito dall'ideologia transgender" e aveva continuato sostenendo che "l'adozione di un'identità di genere incoerente con il sesso di un individuo è in contrasto con l’impegno di un soldato a uno stile di vita onorevole, veritiero e disciplinato. Anche nella propria vita personale". All'ordine esecutivo di Trump erano poi seguite le parole del Pentagono che non aveva avviato l'espulsione ma aveva incoraggiato i 15mila soldati transgender ad "andarsene volontariamente". Successivamente poi sono state presentate diverse cause in vari tribunali da coloro che si sono sentiti "vittime di persecuzione".
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