06 Marzo 2025
Qualcuno fermi Macron, c'é poco da aggiungere. L'indole nazionalista francese, che ha una storia tanto nobile quanto gloriosa, questa volta è un problema.
Il numero uno dell'Eliseo non ci sta a subire i dictat di Trump e gioca pesante, candidando il suo Paese a custode della difesa europea, ma con i soldi degli altri.
In una lunga conferenza stampa rivolta alla nazione e agli alleati, Francois ha messo sul tavolo delle supercazzole impressionanti.
In sintesi ha detto: Putin è un pericolo per l'Europa, gli Stati Uniti non sono più un partner affidabile, mettiamo in campo le nostre bombe atomiche come deterrente e difendiamoci da soli, ma il bottone "rosso" dei lanci resta a discrezione della Francia.
Ovviamente gli alleati mettano le mani nelle tasche dei cittadini e investano in armi.
A sostenere le follie del Presidente francese, in prima linea troviamo quella iattura radical chic dei nostri fintissimi intellettuali senza palle, arte e parte.
Morale della favola? Proprio quando Zelensky sembra aver trovato la ragione, Macron getta benzina sul fuoco.
Fortunatamente la Meloni non lo segue, ma il problema resta. Forse, come profetizzato prima del sottoscritto da altri, l'Europa è alla fine della sua corsa.
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