Venerdì, 05 Settembre 2025

Seguici su

"La libertà innanzi tutto e sopra tutto"
Benedetto Croce «Il Giornale d'Italia» (10 agosto 1943)

Il nazionalismo vince nel caso della US Steel: Biden blocca la vendita ai giapponesi della Nippon

Tra il peso dei sindacati e la voglia di "America First", è prevalsa la posizione protezionistica per un settore strategico dell'economia

04 Gennaio 2025

Usa, Biden si ricandida: annunciata la corsa per un secondo mandato alla Casa Bianca

Joe Biden, fonte: Imagoeconomica

Dopo aver rimandato la decisione per mesi, il presidente americano Joe Biden ha deciso di bloccare la vendita della storica società di produzione di acciaio, US Steel, alla Nippon Steel del Giappone. Il caso era diventato centrale nella campagna elettorale, poiché la cessione della società, con sede a Pittsburgh, avrebbe potuto portare allo spostamento di una parte della capacità produttiva e, di conseguenza, alla perdita di posti di lavoro nello stato cruciale della Pennsylvania.

La rinascita del nazionalismo economico, contrario alla delocalizzazione selvaggia praticata durante gli anni della globalizzazione, ha messo in discussione non solo il ruolo della Cina, vista come la rivale principale da contrastare per evitare che diventi dominante a livello globale. Ora anche una nazione amica, il Giappone, sente gli effetti della nuova direzione americana. In teoria, andrebbe bene fare squadra con paesi alleati per vincere la competizione globale, ma, in questo caso, la sfiducia verso una multinazionale il cui centro decisionale si trova all'estero ha prevalso.

Il Comitato sull'Investimento Estero negli Stati Uniti (CFIUS), organo deputato a valutare le implicazioni per la sicurezza nazionale degli investimenti esteri nel Paese, ha preso in carico il caso l'anno scorso, in linea con il mandato di esaminare le transazioni che riguardano i settori strategici dell'economia. Tuttavia, i membri del comitato si sono trovati in una situazione di stallo, lasciando la decisione finale alla Casa Bianca.

Biden, che si presenta come il presidente più vicino ai sindacati di sempre, non ha potuto ignorare le preoccupazioni dei lavoratori. Questi ultimi hanno sottolineato la volontà della società di spostare alcune operazioni negli stati del Sud, dove i sindacati sono assenti, e anche le pratiche di dumping attuate in passato dalla Nippon.

Sia Kamala Harris che Donald Trump si erano espressi contro la cessione, ma negli ultimi mesi numerosi esperti ed economisti avevano cercato di convincere Biden che bloccare la vendita avrebbe mandato un pessimo segnale per gli investimenti industriali nel Paese. Tuttavia, queste pressioni non sono state sufficienti di fronte alla volontà di tutelare una realtà produttiva storica, che rischiava di finire inglobata in una logica finanziaria globale piuttosto che essere considerata un elemento essenziale all'interno degli Stati Uniti.

È vero che, con questa decisione, sarà necessario mobilitare nuove risorse, private e forse anche pubbliche. Tuttavia, se si invoca il concetto di sicurezza nazionale per i settori strategici dell'economia, è evidente che lo Stato dovrà lavorare per garantirne la sopravvivenza. Biden ha dimostrato che non si trattava solo di una mossa elettorale, ma che la posizione nazionalista continuerà a influenzare le decisioni politiche nei prossimi anni.

di Andrew Spannaus

Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.

Commenti Scrivi e lascia un commento

Condividi le tue opinioni su Il Giornale d'Italia

Caratteri rimanenti: 400

Articoli Recenti

x