03 Settembre 2024
Fonte: Wikipedia
500 missili iraniani Fath-360 a guida satellitare sarebbero in consegna a giorni dall’Iran alla Russia, comprensivi dell’addestramento inerente alla piattaforma di lancio per gli operatori militari russi: la cooperazione tra alleati lega i conflitti in Europa e Medio Oriente e Theran supporta Mosca nella guerra in Ucraina con la fornitura di testate balistiche. Almeno stando alle indiscrezioni trapelate da 3 funzionari dei servizi di intelligence europei, citati prima da Reuters il 10 agosto scorso, poi rilanciati oggi da Bloomberg, la quale aggiunge che la consegna potrebbe essere imminente e avvenire proprio in questi giorni. I Fath-360 (noti anche come Fateh 110 o Bm-120), sono vettori con un raggio d’azione di circa 120 km e capaci di trasportare testate esplosive da 150 kg, sviluppati dall’industria della Repubblica islamica, l’Aerospace Industries Organization (AIO). La fornitura è il risultato di un accordo di collaborazione siglato il 13 dicembre 2023 a Theran ed ora vicino alla sua applicazione. All’inizio di agosto si era parlato del training per gli artiglieri dell’esercito russo e di futuri scambi di favori in campo bellico. Teheran ha già fatto molto spedendo centinaia di droni-kamikaze Shahed/Geran-2 protagonisti di ogni raid sulle città ucraine. I velivoli, ora prodotti anche in una fabbrica russa, servono a saturare le difese antimissilistiche per poi colpire con testate a lunga gittata. Secondo alcuni osservatori, l’invio dei Fath potrebbe spingere la Nato a togliere restrizioni agli attacchi in profondità di Kiev con equipaggiamenti occidentali.
Sempre secondo i funzionari di intelligence citati da Reuters e Boolmberg, compresa nel contratto ci sarebbe anche la consegna di un altro sistema balistico di fabbricazione iraniana, l’Ababil (sempre dell’AIO), per il lancio di missili teleguidati. Mosca possiede i propri missili balistici, ma la fornitura di Fath-360 potrebbe consentire alla Russia di utilizzare una parte del suo arsenale per obiettivi al di là della linea del fronte, impiegando al contempo le testate iraniane per obiettivi più a corto raggio: dal punto di vista tattico, questi missili possono consentire alle truppe russe di colpire gli ucraini risparmiando missili con gittata maggiore e costo più elevato, per arrivare in profondità rispetto alla linea del fronte senza rinunciare all'alta frequenza di lanci. La prova dell'utilizzo dei Fath-360 arriverà presto per Kiev, che nei due mesi appena trascorsi ha denunciato di aver recuperato tra le macerie di alcuni obiettivi colpiti dai russi, i resti di ordigni di produzione nordcoreana Hwasong-11 e Kn-23, missili considerati di medio raggio perché con autonomia dichiarata fino a 900km e testate da 250 e 500kg. È parere comune tra gli analisti militari occidentali che il sistema di puntamento venga completato soltanto una volta che le armi arrivano in Russia, in modo da non rischiare l'intercettazione dei componenti più preziosi come i ricevitori militari della costellazione satellitare Glonass (il Gps russo), mentre c'è il sospetto che i materiali per la produzione iraniana giungano nella Repubblica islamica tramite una triangolazione tra Siria, Yemen e Sudan, aggirando così le sanzioni imposte alla teocrazia mediorientale. Un portavoce del Consiglio di Sicurezza Nazionale degli Stati Uniti ha dichiarato che gli USA e i suoi alleati della NATO "sono pronti a dare una risposta rapida e severa se l'Iran dovesse procedere con tali trasferimenti". Ciò "rappresenterebbe una drammatica escalation nel sostegno dell'Iran alla guerra di aggressione della Russia contro l'Ucraina", ha detto lo stesso portavoce, proseguendo: "La Casa Bianca ha ripetutamente messo in guardia dalla crescente partnership di sicurezza tra Russia e Iran sin dall'inizio dell'invasione su larga scala dell'Ucraina da parte della Russia".
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