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Pfizergate, von der Leyen spalle al muro, a rischio il secondo mandato, totonomi per sostituirla: Draghi, Metsola, Tajani e Plenkovic

Per l'attuale presidente della Commissione Europea tutto è cambiato nel giro di poche ore: dalla sua riconferma si è passati alla sua possibile esclusione e i nomi per sostituirla non mancano

03 Aprile 2024

Ursula von der Leyen

Ursula von der Leyen (fonte: Lapresse)

Dopo lo scoppio dello scandalo Pfizergate, il destino politico dopo le prossime Elezioni Europee 2024 per la Presidente della Commissione Ue uscente, Ursula Von der Leyen, sembra essere sempre più in bilico rispetto solo a qualche settimana fa quando venne ricandidata ufficialmente dal PPE (Popolari) come “Spitzenkandidat” del Partito. L'indagine della Procura Europea sul suo rapporto con Pfizer alimenta tanti dubbi sulla sua possibile ricandidatura, a partire dai membri del PPE, che dovranno nei prossimi giorni scegliere se supportare la Presidente uscente in questo momento complicato oppure scegliere un nuovo candidato per evitare imbarazzi futuri. Lo scandalo, però, non sembra condizionare l'esito dei voti di giugno: stando agli ultimi sondaggi PPE, PSE, Renew potrebbero mantenere la maggioranza, ma attenzione alla crescita dei partiti di destra. Intanto ecco i primi nomi che impazzano in Europa: Draghi, Metsola, Tajani e Plenkovic. Questa è la mini lista di nomi pronti come alternativa alla von der Leyen. 

Pfizergate, von der Leyen spalle al muro, a rischio il secondo mandato

Il Pfizergate legato ai messaggi tra la Presidente von der Leyen e il CEO di Pfizer Albert Bourla è esploso a due mesi dalle elezioni europee. Per la von der Leyen tutto è cambiato nel giro di poche ore. Dalla sua ricandidatura di inizio marzo, che dava quasi per certo una sua riconferma come Presidente della Commissione Ue, siamo arrivati alla sua possibile esclusione. Ursula si trova con le spalle al muro e a Bruxelles in pochi la riconfermerebbero. Inoltre le stilettate arrivate da Salvini (e non solo) negli ultimi giorni hanno alimentato i dubbi intorno all'attuale presidente. Così, come da tradizione, iniziano ad emergere le varie ipotesi sui possibili “piani B” in capo al PPE.

Il totonomi per sostituirla: Draghi, Metsola, Tajani e Plenkovic

Nella lista che si aggira negli ambienti di Bruxelles compaiono il vicepremier italiano, ed ex Presidente dell’Europarlamento, Antonio Tajani; il premier della Croazia, Andreij Plenkovic e dell’attuale numero uno dell’Eurocamera, la maltese popolare Roberta Metsola. Tra questi c'è anche il nome di Mario Draghi,  il “candidato” di Macron che potrebbe rovinare i piani di Meloni quanto e dello stesso PPE, in quanto l'ex premier italiano non sarebbe avvicinabile a nessun partito europeo. In Italia il più gradito sarebbe ovviamente Tajani, anche perché una sua possibile vittoria darebbe modo all’Italia di strappare una nomina di prestigio. 

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