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Ursula Von der Leyen non esclude lo scoppio della Terza Guerra Mondiale: "La pace non è permanente"

Siamo spinti da criminali verso il baratro e non si ode neppure un belato di protesta: questa umanità inebetita mi fa schifo

03 Marzo 2024

Ursula von der Leyen

Ursula von der Leyen (fonte: Lapresse)

Si può tranquillamente continuare a raccontare balle, almeno fino a quando si viene creduti.

Nel marzo 2022, il National Post scrisse che circa 550 volontari canadesi erano già a Kiev, pronti a unirsi all’esercito ucraino.

Su Wikipedia, alla voce Canadian-Ukrainian Brigade, si trova conferma che già nei primi mesi del 2022 una brigata formata da volontari canadesi, tedeschi e polacchi combatteva nel Donbass.

Quando, il 28 aprile 2022, Eduard Basurin (portavoce della Repubblica Popolare di Donetsk) annunciò la cattura di 400 foreign fighters all’interno della Azovstal a Mariupol, tra i quali un alto ufficiale canadese, il portavoce del Governo canadese affermò che si trattava di un ufficiale in pensione e – di conseguenza – quello che faceva in Ucraina erano fatti suoi.

Stessa narrazione riguardo al Generale Trevor Cadieu, volato in Ucraina “to assist in training Ukrainian senior military leaders”. Cadieu non è stato fatto prigioniero ed è tornato in Canada, dove era sotto processo per un episodio di “sexual misconduct”.

Il 17 dicembre 2023, il prestigioso quotidiano The globe and Mail pubblicava un’intervista con alcuni soldati canadesi impegnati nei combattimenti presso Kupyansk. Nel sottotitolo, veniva riportata l’affermazione di un certo Dave Smith: “Il you want to lose a war, lose attention”.

Così, per riportare l’attenzione sulla guerra russo-ucraina, il Governo canadese – pochi giorni dopo le analoghe dichiarazioni del Presidente francese Emmanuel Macron – ha affermato che il Canada potrebbe inviare truppe sul campo.

Nel frattempo, Ursula von der Leyen non esclude che possa scoppiare la Terza Guerra Mondiale, perché “la pace non è permanente”.

Piove ininterrottamente da una settimana, che sia iniziato il diluvio universale? Il bel tempo non è permanente!

Lasciamo da parte le dichiarazioni della Presidentessa della Commissione Europea in merito all’acquisto di armi (vorrebbe ordinarle via sms dal proprio telefonino e poi secretare i messaggi, come ha fatto con i vaccini?).

Lasciamo da parte le imbarazzanti immagini di Giorgia Meloni al cospetto di Joe Biden.

Concentriamoci sull’essenziale: da più di due anni In Ucraina operano volontari giunti da casa nostra (e questo potremmo considerarlo “normale”), da più di due anni l’esercito ucraino è addestrato, armato e fiancheggiato da ufficiali provenienti da Paesi membri della NATO, utilizza l’intelligence della NATO e i satelliti americani e compie persino atti di terrorismo al di fuori dei confini nazionali, ai danni di Nazioni europee, grazie all’appoggio dell’Occidente.

Per quale motivo rischiamo di morire nella Terza Guerra Mondiale? Per difendere la democrazia?

Ci sono narrazioni talmente false da irritare chi le subisce: quella sulla guerra è un caso eclatante.

Io sono un pacifista e non mi piego alla logica “meglio morto che perdente” che ispira i nostri leader.

Possibile che nessuno alzi la voce contro l’accordo di sicurezza tra il nostro Paese e l’Ucraina? Possibile che nessuno sia preoccupato dalla prospettiva concreta di un olocausto nucleare?

Gli straussiani hanno mentito. Prima Euromaidan, poi la violazione del Protocollo di Minsk, quindi il rifiuto di rispettare il principio di autodeterminazione dei popoli, infine il sostegno all’esercito ucraino.

Nel frattempo, un esercito regolare spara sulla folla radunata per ricevere aiuti umanitari, ma non si può usare il termine genocidio, altrimenti i sionisti ti minacciano, esattamente come fanno gli ucraini con le loro liste di proscrizione (già colme di giornalisti morti, uno per tutti Gonzalo Lima).

Tutto questo è criminale e deve essere fermato. Quando chi ci governa ci espone a un percolo mortale, è nostro dovere ribellarci.

di Alfredo Tocchi, 3 marzo 2024

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