27 Gennaio 2024
Donald Trump, Fonte: Imago
Donald Trump è stato condannato a pagare 83,3 milioni di dollari di risarcimento per aver diffamato la scrittrice Jean Carroll, negando nel 2019, quando era ancora presidente, un'aggressione sessuale di quasi 30 anni fa in un lussuoso grande magazzino. Per il Tycoon si tratta della seconda condanna civile dopo quella del maggio scorso, quando il tycoon fu riconosciuto responsabile della stessa violenza, oltre che di diffamazione, e costretto a pagare 5 milioni di dollari. Non si è fatta attendere la replica di Trump, che ha commentato così: "Verdetto ridicolo, è una caccia alle streghe".
La giuria era chiamata ad esporsi sul caso Carroll, processo nel quale venne stabilito che Trump abusò sessualmente della scrittrice nel 1996, diffamandola poi nel 2002. I giurati sono entrati in camera di consiglio nel pomeriggio, dopo avere concluso il dibattimento. Alla fine il Tycoon è stato condannato a pagare 83,3 milioni di dollari, somma molto più alta di quella attesa: oltre ai 18,3 milioni di danni "compensatori" (per lo stress emotivo e il danno alla reputazione e quindi mancato guadagno) ci sono anche ben 65 milioni di danni "punitivi" (come deterrenza contro ulteriori diffamazioni). L'avvocato di Carroll, Roberta Kaplan, aveva chiesto alla giuria di assegnare alla scrittrice 24 milioni di dollari in danni compensativi e molti altri danni punitivi. L'avvocato di Trump, invece, Alina Habba, ha affermato che l'ex inquilino della Casa Bianca aveva detto la verità quando aveva confutato le affermazioni di Carroll, in una serie di dichiarazioni nel 2019. La legale ha inoltre sostenuto che l'associazione di Carroll con Trump aveva dato alla scrittrice la fama che desiderava e che le minacce di morte che aveva ricevuto non potevano essere attribuite alle parole dell'ex presidente.
Sul suo social network Truth, Donald Trump ha commentato in questo modo il verdetto. "Assolutamente ridicolo! Sono totalmente in disaccordo con i verdetti, e farò appello contro questa intera caccia alle streghe diretta da Joe Biden e concentrata su di me e sul Partito repubblicano. Il nostro sistema legale è fuori controllo e viene usato come arma politica. Ci hanno tolto tutti i diritti del Primo Emendamento. Questa non è l'America!".
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