'Prenota la tua villetta sul mare a Gaza', così un'azienda edile israeliana vende le case dei palestinesi

Mentre ancora imperversa il conflitto e nessuna soluzione di pace concreta appare all'orizzonte, c'è addirittura chi sta già mettendo in vendita le case che ora appartengono ai palestinesi. Che dire? Il disegno di una decina di villette tra le macerie di Gaza e sopra la scritta "Svegliatevi, una casa al mare non è un sogno!" suscita qualche perplessità. Così un'azienda edile israeliana sta pubblicizzando sui social network il progetto di nuove colonie nella Striscia. L’impresa Harey Zahav si definisce "leader nel mercato immobiliare in Giudea e Samaria”, costruisce e amplia insediamenti ebraici in Cisgiordania. Per il diritto internazionale, tra l'altro, tutte le colonie oltre la linea dell’armistizio del 1967 non risultano legali. Su questo punto sembrerebbe esserci unità di giudizio: Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, Corte Penale Internazionale e quella di giustizia dell’Aja. All’inizio della guerra alcuni dipendenti della Harey Zahav, riservisti dell’esercito, sono stati reintegrati nelle forze armate e stanno combattendo a Gaza. Il partito di destra, che guida il Paese, ritiene necessario ampliare il più velocemente possibile gli insediamenti esistenti e costruirne di nuovi. Questo potrebbe violare le stesse leggi israeliane. Secondo vari osservatori internazionali le colonie, sin dagli accordi di Oslo, appaiono il più grande ostacolo per un negoziato di pace perché rompono l'integrità territoriale palestinese, tanto che gli scontri tra coloni e le comunità a cui viene sottratta la terra sono l'epicentro della violenza da numerosi anni. 

P.s: per onore di cronaca la redazione de Il Giornale d'Italia ha ricevuto una mail proveniente da Gerusalemme nella quale l'autore dichiara che non corrisponde a verità il progetto delle ville a Gaza.