07 Dicembre 2023
Fonte: Tgcom24
Botta e risposta tra il premier Giorgia Meloni e le autorità della Cina dopo l’abbandono della Via della Seta da parte dell’Italia. “Io penso che lo strumento della Via della Seta non abbia dato i risultati che erano attesi, penso anche però che si debbano mantenere e migliorare rapporti di cooperazione commerciale ed economica con la Cina”, ha detto Meloni.
Il premier ha parlato anche di Giuseppe Conte, che ha definito il ritiro dell’Italia dall’accordo “un fallimento clamoroso”. “Conte ci dovrebbe spiegare la ragione per la quale noi siamo l’unica nazione che ha aderito alla Via della Seta, ma non siamo la nazione che ha gli interscambi maggiori con la Cina, anche tre economie europee”, ha sottolineato il leader di Fratelli d’Italia”.
Parole, quelle di Meloni, contestate da Pechino. “Il progetto cinese coinvolge investimenti infrastrutturali su larga scala in progetti di infrastrutture in mare e sulla terraferma: rappresentanti di 151 paesi e 41 organizzazioni, compresa l’Italia, si erano recati in Cina ad ottobre per il Silk Road Forum”, ha replicato Wang Wenbin, portavoce del ministero degli Esteri cinese. “L’iniziativa è stata ampiamente supportata dalla comunità internazionale e ha dimostrato l’influenza globale esercitata dalla Cina, che respinge fermamente il tentativo di screditare e indebolire la nuova Via della Seta”.
L’Italia è uscita ufficialmente dalla nuova Via della Seta con una nota consegnata a Pechino nei giorni scorsi. Il ministero degli Esteri ha inviato una lettera nella quale viene resa esplicita la volontà italiana, più volte già preannunciata dal governo Meloni, di non estendere la durata del memorandum oltre la scadenza, fissata per il 22 marzo 2024. Il memorandum con l'Italia - unico Paese del G7 ad aderire - era stato firmato dal primo governo Conte nel 2019 e aveva la durata di cinque anni. L'esecutivo doveva decidere se rinnovarlo o meno entro la fine di quest’anno.
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