27 Ottobre 2023
Putin (fonte: Instagram leadervladimirputin)
Putin sarebbe morto di cancro nella sua residenza di Valdai, a nord di Mosca. La notizia arriva alcuni giorni dopo le voci di un presunto malore del presidente russo e, nel giro di poche ore, si è diffusa via web in tutto il mondo. A pubblicarla, un canale telegram russo al momento non ancora identificato, stando a quanto avrebbero comunicato i servizi di intelligence della Federazione (l'Fsb). La notizia, in ogni caso, è stata smentita nel giro di pochi minuti dallo stesso Cremlino, che l'ha derubricata a semplice fake news.
La notizia ha iniziato a rimbalzare su telegram nella mattinata di oggi, venerdì 27 ottobre. "Putin è morto di cancro nella sua residenza di Valdai", una frase breve, ma che ha intasato migliaia di chat del noto social russo. Da qui, poi, la notizia si è diffusa al resto del web, e quindi ai media mainstream (per lo meno quelli locali).
Il post completo riporta anche un'altra informazione che ha acceso l'attenzione non solo dell'opinione pubblica, ma anche dei servizi di sicurezza di Mosca. Secondo quanto scritto online, infatti, in queste ore sarebbe in corso un golpe al Cremlino.
Recita la nota: "Attenzione, è in corso un tentativo di golpe in Russia! Il presidente Vladimir Putin è morto di cancro nella sua residenza di Valdai. Alle 20:42 di giovedì 26 ottobre i medici hanno interrotto i tentativi di rianimazione. I dottori sono ora bloccati nella stanza con il corpo di Putin, trattenuti dagli uomini della sicurezza presidenziale agli ordini di Dmitry Kochnev (direttore della Guardia Federale), il quale è in contatto e riceve ordini dal Segretario del Concilio di Sicurezza Nikolai Patrushev".
Non si è fatto attendere un commento da parte del Cremlino, dove il portavoce dello "zar" è stato immediatamente raggiunto dall'agenzia di stampa Ria Novosti, ed alla quale ha assicurato che le informazioni circolanti in queste ore riguardo la presunta morte di cancro di Putin non sono altro che "assurde fake news". Il portavoce ha quindi continuato: "Questo genere di storielle appartengono alla categoria delle fake news, discusse con encomiabile tenacia da numerosa stampa straniera. Al Cremlino non fanno altro che strapparci un sorriso divertito".
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