18 Ottobre 2023
Donald Trump, Jim Jordan; Fonte: Associated Press
Steve Scalise, Jim Jordan, il defenestrato Kevin McCarthy, Austin Scott…? Difficile davvero per i repubblicani che siedono alla Camera mettere d’accordo le diverse anime partitiche: trumpiani e anti Trump sono viepiù ai ferri corti. La differente - nell’uno o nell’altro versante del partito - ventina di Rappresentanti che di volta in volta si oppone risulta determinante e pare proprio che nessuno possa aspirare a raggiungere i 217 voti (il consesso conta 435 membri) necessari per essere eletto.
Non dovrebbe essere essenziale, ma va qui spiegato che non esiste la possibilità che la Camera si sciolga e si torni a votare. Negli Stati Uniti vale il cosiddetto ‘principio dell’orologio’ in ragione del quale ogni carica ha un preciso inizio e una altrettanto stabilita fine, qualsiasi cosa accada. La Legislatura in atto (insediata il 3 gennaio scorso come cristallizzata dalle Mid Term di novembre del precedente anno) va comunque portata a termine e sarà rinnovata con le votazioni coincidenti con le Presidenziali del 5 novembre 2024 entrando in carica il 3 gennaio 2025. Occorre pertanto naturalmente e obbligatoriamente arrivare ad un compromesso sperando che la soluzione sia la più duratura possibile. Vedremo.
di Mauro della Porta Raffo, Presidente Onorario della Fondazione Italia Usa
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