12 Ottobre 2023
L'Ue lancia un ultimatum a X e Meta, accusandole di permettere la diffusione di "deep fake" sulle proprie piattaforme social in particolare in merito al conflitto israelo - palestinese e nell'ottica delle prossime elezioni europee del 2024. Ad inviarlo è il commissario al mercato unico Thierry Breton, che dà 24 ore ai due colossi americani per fornire un rapporto dettagliato sulle misure che si intende adottare per contrastare quelle che in sede bruxellese vengono definite "informazioni manipolate". Tuttavia, sottolinea il patron di X (ex Twitter) Elon Musk, il commissariato si è finora rifiutato di rendere pubbliche le violazioni che vorrebbe fossero "mitigate".
“Siamo venuti a conoscenza di segnalazioni di un numero significativo di contenuti ‘deep fake’ e manipolati che sono circolati sulle vostre piattaforme e alcuni dei quali appaiono ancora online”. Questo il contenuto della lettera scritta dal commissario per il mercato unico europeo Thierry Breton al ceo di Meta Mark Zuckerberg, al quale è stato imposto un ultimatum per la presentazione, entro 24 ore, delle misure con la quale l'azienda intende avviare il contrasto alle informazioni non riconosciute in sede Ue. Poche ore prima, un messaggio analogo raggiungeva Elon Musk, proprietario di X (ex Twitter).
Continua quindi la lettera di Breton: "“La invito a informare senza ritardi sui dettagli delle misure che avete preso per mitigare questi ‘deepfake’ anche alla luce delle prossime elezioni in Polonia, Olanda, Lituania, Belgio, Croazia, Romania, Austria e del Parlamento europeo”.
Non commentata pubblicamente da parte di Zuckerberg, la lettera ha invece sollevato polemiche da parte di Musk, che avrebbe lasciato intendere di sospettare un tentativo di limitare la libertà di opinione su un tema particolarmente polarizzante, come si sta dimostrando essere la guerra tra israeliani e palestinesi, da parte delle istituzioni Ue. Risponde il patron di X: "Vi preghiamo di elencare le violazioni su X, in modo che il pubblico possa vederle". "Siete ben consapevoli delle segnalazioni dei vostri utenti e delle autorità sui contenuti falsi e sull'esaltazione della violenza", controbatte quindi Breton, rifiutando quindi di rendere pubbliche le violazioni che X e Meta dovrebbero censurare.
Non solo, dopo il botta e risposta tra il sud africano naturalizzato statunitense ed il funzionario Ue, quest'ultimo ha sferrato quello che in molti online hanno definito "un colpo basso". Dal suo account X, infatti, Breton ha annunciato la propria iscrizione a Bluesky, piattaforma concorrente al social di Musk, invitando i suoi follower a seguirlo: "Buongiorno! Anche se l'erba del vicino non è (sempre) più verde, il cielo a volte è più blu. Teniamoci in contatto!".
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