Guerra in Israele, Abravanel: la miglior garanzia di sicurezza per i palestinesi di Gaza è l'annientamento di Hamas

Lei è un italiano ebreo,  fuggito anni fa dalla Libia in quanto profugo , come un altro milione duecentomila ebrei cacciati dai Paesi arabi.  E’ un profondo conoscitore di Israele dove si reca da 20 anni molto spesso per lavoro e vacanza . Come vede la situazione ?

Si, faccio parte di quello che è chiamato l”esodo silenzioso“ di cui si è parlato molto poco rispetto a quello dei profughi palestinesi. La differenza è che metà di noi sono stati accolti in Israele mentre  i paesi arabi hanno tenuto i palestinesi in campi profughi. 

A parte questo, il dramma comincia ad essere sotto gli occhi di chi vuole vederlo. 1000 morti in gran parte civili assassinati in modo atroce. 40 bimbi decapitati. Donne violentate e fatte a pezzi e cadaveri mutilati portati  in giro in mezzo a  folle urlanti di gioia. Io conosco  questo tipo di barbarie e la ho vissuta personalmente in Libia 60 anni fa, ma sono rimasto lo stesso sconvolto. Come la maggioranza dei miei amici israeliani e italiani.

Hamas come Isis?

Ci sono studi che paragonano ideologie e comportamenti che lo provano. Entrambe considerano coloro che non aderiscono alla loro interpretazione dell’Islam (ebrei, cristiani, musulmani laici) come “non umani“ e  quindi ammazzarli non è lo stesso che ammazzare un essere umano. Poi c’è il trattamento delle donne che è molto peggiore che nell’Islam medio (a sua volta ben  lontano dalla parità di genere), per Hamas e ISIS le donne sono “sex toys“ e basta vedere i video delle giovani rapite in questi giorni da Hamas per capirlo: i terroristi ringraziano Allah per avere fornito loro “sex slaves“ e poi le mandano in parata seminude e con il sangue che scorre lungo le loro gambe per la violenza appena subita.  

Però c'è chi sostiene che si tratta di una guerra e che le vittime civili sono un “danno collaterale” come sta avvenendo in Ucraina. Hamas aggredisce Israele come Putin aggredisce l’Ucraina e massacra i civili di un supermercato

Putin non è una mammoletta e io ovviamente tifo per la Ucraina. Ma quando manda un missile mirando a una caserma ucraina e colpisce per sbaglio un supermercato, quello è un danno collaterale di morti civili come se ne vedono da sempre purtroppo nelle guerre.

Poi magari Putin potrebbe stare più attento e i suoi soldati si sono comportati molto male in qualche occasione come a Buha ma la maggioranza delle vittime civili ucraine sembrano essere veri “danni collaterali “ e la maggioranza delle vittime ucraine sono militari. Ma quando le vittime sono in gran parte civili e un terrorista arabo insegue una ragazza inerme a una festa e la ammazza  mentre un altro decapita un bambino non si tratta di “danno collaterale“ - si tratta di male assoluto operato manualmente con sadismo e odio contro un essere umano innocente (che però per loro non merita di essere considerato tale). Quel “male assoluto”  che noi ebrei viviamo  da  sempre e che ho vissuto io da ebreo italiano a 14 anni in un paese arabo senza essere mai andato in Israele e senza parlare ebraico. Ed è il male assoluto che crea “la sindrome dell’accerchiamento“ degli israeliani che li rende spesso difficili da trattare. Io stesso che lavoro con israeliani da 20 anni molte volta fatico davanti alla loro aggressività, ma poi mi ricordo da dove vengono e ho imparato a trattare con loro essendo più aggressivo di loro. E funziona.

Ci sono manifestazioni a favore dei palestinesi che criticano Israele per avere strangolato Gaza e impedito la sua autodeterminazione e sostengono che “ Israele se l’è voluta”  - chi le porta avanti si definisce antisionista e non antisemita

Queste barbarie non hanno nulla a che fare con la politica. E’ pura e semplice barbarie generata dallo antisemitismo - Sono anni che sento questa distinzione. E arrivato il momento di metterla da parte una volta per tutte. Questi barbari gridavano “uccidi gli ebrei!“ esattamente come  facevano i loro amici in Libia durante i programmi contro persone come noi che non sapevamo neanche  cosa fosse Israele.

Gli Israeliani hanno provato a fare la pace, 15 anni fa i sondaggi davano l'80% degli israeliani a favore dei “due popoli due stati“, io che conoscevo la mentalità dei loro nemici meglio di loro, li mettevo in guardia "difficile fare la pace con  qualcuno che ti vuole distruggere“-  Gaza è stata ceduta portando via di forza 7mila coloni che avevano creato un piccolo paradiso agricolo e il giorno dopo tutto era distrutto e Hamas ha iniziato a prendere potere e a usare il denaro che riceve dal Qatar (30 milioni al mese) per comprare armi e scavare tunnel non certo per fare il bene dei palestinesi. Intanto l’altro interlocutore, l’Autorità palestinese si rivelava corrotto e inefficiente. Difficile avere un vicino , legittimato e armato come uno stato vicino a te  se ti vuole distruggere ed è incapace di  governare uno stato o perché sa fare solo il terrorista o è solamente un incapace corrotto.    

In questi giorni l'opinione pubblica è scioccata dalle immagini e accetta i danni collaterali, quelli veri  dei palestinesi creati dall'attacco israeliano a Gaza, ma durerà poco

Certo, e io che guardo TV e leggo quotidiani in diverse lingue lo sto già notando (L’Italia sinora è abbastanza virtuosa). Ma l’assurdo è che nessuno di questi presunti amici dei palestinesi se la prende con Hamas che oltre ad essere crudele è anche vigliacco perché usa i cittadini di Gaza come scudi da sempre nascondendosi negli ospedali, mettendo razzi nelle moschee e usando le famiglie e le case come scudi. Nelle incursioni passate a Gaza e  Jeneen, i militari israeliani si sono comportati sempre in modo esemplare per ridurre i danni collaterali non come questi animali -  e continuano adesso avvertendo gli abitanti di un immobile che stanno per bombardare. Ma questa volta non si fermeranno fino a che Hamas non verrà eliminato. La migliore sicurezza per gli abitanti di Gaza è che Hamas venga eliminato il più presto possibile  La stampa mondiale deve  ricordarlo quando cominceranno ad arrivare le accuse  contro Israele per le vittime palestinesi. In questi momenti non si può avere la memoria corta. Magari si può dimenticare l’olocausto, ma queste immagini dovrebbero  ricordarlo  a coloro che si professano non antisemiti, ma solo anti sionisti. 

Anche se dice che applaude i massacri ma non è intervenuto nel conflitto e chiaro che dietro tutto questo c’è l’Iran che vuole chiudere Israele in una morsa di fuoco al sud Hamas, al nord Hezbollah e la Siria e a ovest Fatah nella West Bank. Per non parlare delle incitazioni agli arabi israeliani di attaccare  dallo interno. Perché ha attaccato adesso? Ha approfittato delle divisioni politiche in Israele?

Un po’ forse si. Ma la vera ragione è stato l’accordo di pace tra Arabia  Saudita e Israele per allargare gli accordi di Abramo tra Israele, Emirati, oltre a Egitto e Giordania. Per l'Iran sarebbe stata una grave minaccia perché odia l’Arabia Saudita più di quanto odia Israele perché è sunnita mentre l’Iran è sciita . Doveva fare di tutto per bloccarlo e per il momento c’è riuscita

Cosa succederà?

Non lo so, non sappiamo un decimo delle informazioni necessarie. Gli obbiettivi di Israele sono dichiarati: eliminare Hamas , salvare gli ostaggi e tenere il fronte del Nord e della West Bank tranquilli. Non so se ci riusciranno, soprattutto sembra difficile salvare gli ostaggi perché sono tanti e sono dispersi.

Ma Israele qualche colpa ce la avrà?

Non “Israele“ che è una democrazia dove ci sono un milione di arabi che hanno un tasso di liberazione della donna, reddito procapite , livello di istruzione  più che in tutti i paesi arabi. La colpa ce la ha Nethaniahu che ha  permesso a Hamas di prendere un enorme potere quando non era nessuno fino a pochi anni fa, perchè gli andava bene per tenere il suo potere. Se fosse riuscito a chiudere lo accordo con L ‘Arabia Saudita e allargare gli accordi di Abramo, anche i palestinesi ne avrebbero beneficiato e forse ci sarebbe stata l’occasione di avere  la vera pace anche per i palestinesi con un loro stato. Ma ha sbagliato i calcoli e sicuramente un giorno pagherà. Ma adesso c’è bisogno di un governo di unità nazionale e dobbiamo tenercelo (spero per poco). 

Chi è Roger Abravanel, Director Emeritus di Mckinsey

Nato in Libia nel 1946 da famiglia ebraica diventa profugo a causa delle persecuzioni antisemite in Libia ed è costretto a emigrare in Italia nel 1963.

Si laurea in Ingegneria al Politecnico di Milano a 21 anni e a 25 entra in Mckinsey, dove dal 2006 è Director Emeritus.

Negli ultimi 15 anni ha fatto parte di consigli di amministrazione di prestigiose società  internazionali quotate al NYSE (Teva Pharma, Luxottica), LSE (Admiral), NASDAQ (Caesar stone, Genenta), Telaviv Stock exchange  (Phoenix) e di aziende private italiane (Esselunga, Coesia e Yamamay). E’ anche membro del CDA della BNL/BNP.

Advisor di fondi private equity e venture capital e imprenditore high tech in Europa e Israele, ha contribuito alla fondazione di Genenta, la prima startup italiana quotata al Nasdaq a dicembre 2021 ed ha fondato Digitail una J/V nell’ecommerce con COOP che è diventata in poco tempo un modello di successo dello ecommerce Food italiano.

Autore di: “Meritocrazia”, “Regole”, “Italia cresci o esci!”, “La ricreazione è finita!”, Aristocrazia 2.0, la nuova elite per salvare l’Italia”, dal 2008 è editorialista del Corriere della Sera.