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Ucraina, arrivati carri armati Abrams da Usa, Zelensky: “Grato ai nostri alleati”, Polonia: “A Kiev manderemo armi usate”

Nel frattempo, la Russia ha inserito il presidente della Corte penale internazionale (CPI), Piotr Hofmanski, nella sua lista dei ricercati

25 Settembre 2023

Twitter: @VadymVietrov

Carri Abrams

I primi carri armati M1A1 Abrams di fabbricazione statunitense sono stati consegnati all'Ucraina. Secondo quanto riportato da due funzionari della Difesa Usa in forma anonima al New York Times, sebbene non sia stato specificato il numero esatto, queste consegne rappresentano "il primo passo di un impegno più ampio".

Ucraina, arrivati carri armati Abrams da Usa, Zelensky: “Grato ai nostri alleati”, Polonia: “A Kiev manderemo armi usate”

L'amministrazione Biden aveva promesso in precedenza l'invio di 31 carri armati Abrams all'Ucraina, come parte del supporto agli sforzi di difesa del paese. La consegna dei primi carri armati è giunta subito dopo l'incontro al vertice tra il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, e il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, che aveva avuto luogo il 21 settembre. Durante una conferenza stampa congiunta alla Casa Bianca, Biden aveva annunciato che i carri armati sarebbero stati spediti a Kiev "la prossima settimana".

Un passo cruciale in questa iniziativa era stato il corso di addestramento sull'uso degli Abrams, che era stato completato da circa 200 militari ucraini presso la base dell'US Army di Grafenwoehr in Baviera. Tuttavia, il personale era rimasto in Germania, ricevendo ulteriore addestramento a seguito di una richiesta dello Stato maggiore ucraino.

La Russia aggiunge il presidente della CPI alla lista dei ricercati

Nel frattempo, la Russia ha inserito il presidente della Corte penale internazionale (CPI), Piotr Hofmanski, nella sua lista dei ricercati. Sebbene non siano state fornite specifiche accuse, la mossa è stata annunciata sul sito del ministero dell'Interno di Mosca. Questo sviluppo segue il mandato d'arresto precedentemente emesso dalla CPI nei confronti del presidente russo, Vladimir Putin, e della commissaria russa per i diritti dei bambini, Maria Lvova-Belova, con l'accusa di crimini di guerra legati alle deportazioni forzate di bambini ucraini nella Federazione russa.

Il presidente polacco, Andrej Duda, ha affrontato le recenti dichiarazioni del premier Morawiecki riguardo alla consegna di armi all'Ucraina. Duda ha dichiarato che l'invio di nuove attrezzature, come gli obici K2 o i carri armati K9, è "fuori discussione" e che "deve servire a rafforzare l'esercito polacco". Tuttavia, ha chiarito che non ci saranno interruzioni nelle forniture di armi all'Ucraina poiché le vecchie apparecchiature vengono sostituite con modelli più moderni e saranno dunque le armi usate a essere inviate a Kiev. 

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