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Reinhold Messner, record tolto dal Guinness dei primati: "Non ha scalato lui gli 8mila dell'Annapurna", l'alpinista: "Sciocchezze"

Reinhold Messner, alpinista di fama mondiale, ha perso il suo titolo come "Re degli Ottomila". La decisione è arrivata dopo il lavoro di un giornalista tedesco, ma Messner replica: "Sciocchezze"

25 Settembre 2023

Reinhold Messner

Reinhold Messner (fonte: Lapresse)

Reinhold Messner, il 79enne sudtirolese e re indiscusso dell'alpinismo, almeno fino a ora: è di oggi la notizia, infatti, che l'associazione del Guinness dei primati ha deciso di togliere il titolo di "Re degli Ottomila" all'alpinista. Gli era stato conferito in quanto il primo ad aver raggiunto le vette di tutte le quattordici cime sopra gli ottomila metri. Ora però, dopo un'indagine del giornalista tedesco Eberhard Jurgalski, la verità sembra essere un'altra, ma Messner è pronto a difendersi.

Reinhold Messner, record tolto dal Guinnes dei primati: "Non ha scalato tutti gli 8mila", lui: "Sciocchezze"

La scalata che a Messner viene contestata e che, appunto, gli è costata il titolo è quella dell'Annapurna. Situato in Nepal e facente parte della catena dell'Himalaya, Messner ha scalato la montagna nel 1985 insieme al suo socio Hans Kammerlander. Secondo Jurgalski, che ha ricostruito la scalata attraverso alcune fotografie, i due alpinisti si sarebbero fermati alcuni metri prima della cima e dunque, formalmente, non l'avrebbero mai raggiunta. Ecco quindi la decisione del Guinness dei primati, i cui parametri sono molto stringenti, di rivedere il record attribuito all'alpinista.

Sia Messner che Kammerlander, però, hanno voluto sottolineare quanto una vetta di una montagna di questo tipo possa cambiare negli anni. Specialmente il 79enne ha pubblicato sulla sua pagina Facebook: "La montagna cambia, come ogni cosa in natura. Soprattutto sull'Annapurna basta che crolli la cornice di neve e la vetta si abbassa di cinque metri". Kammerlander, di canto suo, ha ricordato come i tempi e le tecnologie non erano quelli di oggi: "Ovviamente non esiste la certezza assoluta, erano altri tempi e senza gps", sottolineando però che: "Siamo tuttora convinti di essere stati sulla vetta ma chi sa se dietro al masso c’erano altri 5-6 metri da salire. Questo non toglierebbe comunque nulla alla nostra impresa". 

La replica di Messner: "Ha confuso le cime"

Di tono più polemico invece la risposta di Messner, che nel suo post ha anche messo in dubbio la competenza del giornalista: "La cresta che porta alla vetta è lunga 3 chilometri, Jurgalski ha semplicemente confuso la cima est con quella principale", per poi sferrare un attacco diretto: "Qui evidentemente qualcuno vuole farsi notare senza avere la minima competenza."

È chiaro che l'alpinista è rimasto scottato della decisione del Guinness dei primati, ma resta il dubbio che in futuro potrebbe essergli restituito. Jurgalski aveva presentato la sua tesi già l'anno scorso, con una simile risposta da parte di Messner, che però dichiara, insieme a Kammerlander, di non essersi mai interessato per questi record: "Sono sciocchezze. In primis non ho mai rivendicato nessun record, perciò non mi possono disconoscere nulla. L’alpinismo non è uno sport e questo significa che non esistono né competizioni né vincitori".

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