24 Agosto 2023
foto @Il Giornale d'Italia
Il velivolo sul quale viaggiava Evgenij Prigozhin, insieme a 6 persone più 3 membri dell’equipaggio, caduto ieri nella regione di Tver, precisamente nel villaggio di Kuzhenkino, ha percorso una tratta di 12 minuti, prima di essere abbattuto da un missile terra aria della contraerea russa.
Si è trattato di un’operazione piuttosto complessa perché i continui spostamenti e il trasformismo dello stesso Prigozhin, abituato a travestimenti e passaporti falsi con nomi altrettanto fittizi, non permetteva di avere certezza su dove si trovasse e cosa facesse. C’è stato quindi un momento di preallerta, già dal giorno prima, che ha di fatto concretizzato l’azione nel momento in cui vi è stata la certezza che Prigozhin si trovasse a bordo dell’Embraer E35 Legacy 600.
Decollato dall’aeroporto Sheremetyevo di Mosca alle 17.58 (ora locale), il volo RA-02795 dell’aereo Embraer E35 Legacy 600, ha dato i suoi ultimi segnali alle ore 18.11 (ora locale, circa le 17.20 in Italia), prima di sparire dai radar.
In questi 12 minuti dal decollo, alla scomparsa del velivolo tra i radar, si sono susseguiti una serie di eventi: ore 18.00 l’aereo appena decollato, sorvola il territorio russo e prende quota; alle 18.06 i servizi di intelligence russi comunicano all’entourage di Putin che su quel velivolo sta viaggiando Prigozhin; il mezzo è in territorio russo, non ci sono controindicazioni per incidenti internazionali, arriva l’ordine di abbatterlo e il Capo del Cremlino lascia Mosca diretto a Kursk per l'80mo anniversario della vittoria durante la Seconda guerra mondiale.
Nel frattempo l’Embraer E35 Legacy 600 sorvola il villaggio di Kuzhenkino, a pochi passi dalla residenza di Putin dove ci sono a guardia del cielo quattro divisioni di S-300 PMU1, sistemi di difesa missilistica: sono esattamente le 18.10, l’aereo viene colpito da due missili; 18.11 i radar non hanno più nessun segnale.
Il mezzo ha perso il controllo ed è precipitato nel giro di 30 secondi, mentre viaggiava ad un’altezza di 28mila piedi (all’incirca 8500 metri) e a una velocità di 950 km/h e improvvisamente ha assunto una posizione verticale, ruotando più volte su sé stesso prima di schiantarsi al suolo, portandosi dietro una evidente scia di fumo così come è possibile vedere nei diversi video che hanno ripreso la caduta.
Fonti anonime del Cremlino hanno subito confermato la regia dello zar dietro lo schianto del jet sul quale viaggiavano, tra gli altri, il capo della Wagner e il suo braccio destro Utkin.
Solo poche ore prima dell'abbattimento, la notizia della destituzione del generale Surovikin, per tre mesi a capo dell'operazione militare speciale in Ucraina e considerato tra i migliori strateghi di Mosca. L'alto ufficiale, soprannominato in patria "generale Armageddon", sarebbe sospettato di aver appoggiato il tentato golpe della Wagner del 24 giugno scorso.
Le motivazioni alla base dell’abbattimento del jet con la conseguente uccisione di Prigozhin, sono molteplici: dall’ammutinamento dello scorso giugno con il gruppo paramilitare arrivato a circa 150km da Mosca per poi fare dietrofront, alla necessità di riassicurare sotto il controllo della Russia un gruppo paramilitare e patriottico russo. Prigozhin nell’ultimo periodo girava il mondo, qualche giorno fa diceva di essere in Africa per combattere contro l’Isis, portando avanti una serie di azioni e operazioni fuori dal controllo del Cremlino.
Ciononostante, come ha ipotizzato anche l’Isw, Putin avrebbe agito così presto (dopo soli due mesi) in quanto avrebbe ritenuto di aver in modo sufficiente separato Prigozhin dalla Wagner e quindi, avrebbe potuto ucciderlo senza che questo passasse come martire, considerato che nell’ultimo periodo, diversi comandanti Wagner si erano allontanati dal gruppo per unirsi a formazioni militari sotto il controllo del ministro della difesa russo.
Tra l’altro, i malumori all’interno della Wagner erano ultimamente sempre più pressanti a causa delle difficoltà finanziarie che non garantivano il pagamento degli stipendi ai mercenari, dunque, sulla scorta di ciò, nulla esclude che qualcuno all’interno dello stesso gruppo, possa aver fornito informazioni sugli spostamenti di Prigozhin, rendendo possibile un’operazione molto complicata e che sicuramente non si è basata su un calcolo delle probabilità e che ancora, non è stata commentata, smentita o ufficializzata dal Capo del Cremlino che al momento non ha rilasciato alcuna dichiarazione.
Il jet è stato abbattuto da un missile terra -aria, notizia rilanciata per prima dal canale Telegram Grey Zone, vicino alla Wagner, secondo la quale il velivolo sarebbe stato colpito da uno o più missili terra aria partiti dalla contraerea russa e, a conferma di quanto sostenuto, riportano le testimonianze di alcuni residenti nella zona dello schianto, i quali, "Prima che l'aereo si schiantasse, hanno sentito due raffiche di caratteristiche difese aeree, e ciò è confermato dalle scie di condensazione nel cielo in uno dei video, così come dalle parole di testimoni oculari diretti".
Le raffiche sentite dai residenti però, potrebbero benissimo essere batterie di Buk, sistemi missilistici capaci di colpire bersagli a 25km di altezza, azionati dal sistema di difesa aerea che si trova nei paraggi della residenza di Putin, a pochi passi dal luogo dello schianto.
“Putin quasi certamente ha ordinato al comando militare russo di abbattere l'aereo di Prigozhin. Sarebbe estremamente improbabile che elementi dell'esercito russo, in particolare il ministro della Difesa russo Sergei Shoigu e il capo di stato maggiore dell'esercito, generale Valery Gerasimov, abbiano giustiziato Prigozhin senza l'ordine di Putin. L'intera sfera politica e di sicurezza russa probabilmente considerava la sopravvivenza di Prigozhin dopo la ribellione di Wagner come una decisione discrezionale di Putin". Lo scrive l'Institute for the Study of War (Isw), aggiungendo di riservarsi di dare "ulteriori valutazioni partendo dal presupposto che Putin abbia ordinato l'assassinio di Prigozhin, a meno che non emergano prove contrarie”
"Il Ministero della Difesa russo – dice sempre l'Isw - ha stabilito le condizioni per sostituire il Gruppo Wagner con formazioni affiliate al Ministero della Difesa, e fonti russe hanno affermato che queste unità stanno tentando di reclutare personale Wagner attuale ed ex. Putin potrebbe aver deciso che il personale Wagner aveva raggiunto un punto in cui era sufficientemente più interessato ai pagamenti e agli schieramenti con questi nuovi gruppi che alla loro lealtà a Prigozhin e che avrebbe potuto uccidere Prigozhin in sicurezza".
Dunque, il futuro della Wagner è ancora un punto interrogativo, ma pare evidente che le intenzioni siano quelle iniziali, manifestate già da Putin subito dopo l’ammutinamento di Prigozhin, ossia di reclutare i mercenari sotto il controllo della difesa russa anche se, d’altra parte, il presidente bielorusso Lukashenko che aveva offerto asilo ai combattenti, vorrebbe tenerli ancora a Minsk magari reclutandone una parte nel suo esercito.
Sicuramente, sebbene la Wagner prometta vendetta per la morte di Prigozhin, non ha né mezzi, né uomini per farlo: il gruppo era stato quasi completamente smantellato e Prigozhin era una mina vagante che aveva perso buona parte del suo seguito. Lo stesso Lukashenko che gli aveva offerto protezione in nome di una amicizia di lunga data, anziché commentare la sua morte, è intervenuto pubblicamente oggi per fare gli auguri a Kyiv per il giorno dell’Indipendenza.
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