Elezioni in Spagna, Tajani: "Congratulazioni a Feijoo, PP primo partito", Renzi ironizza: "Giorgia, la senti questa Vox?"

Le elezioni in Spagna sono fondamentali per il nuovo riassetto politico europeo. Se da una parte festeggiano gli esponenti di Forza Italia i quali hanno visto il trionfo della loro forza politica omologa dall'altra l'opposizione ironizza o ne approfitta per pizzicare Giorgia Meloni sulla sconfitta di Vox. La premier ha già sentito il leader della forza nazionalista Santiago Abascal: "Sono dispiaciuta, ma FdI non mollerà".

Elezioni in Spagna, le reazioni: da Tajani a Renzi, da Gasparri a Mussolini

Nel primo caso esulta Antonio Tajani, nuovo leader di Forza Italia che applaude al successo di Feijòo: "Congratulazioni a Nunez Feijoo e agli amici del PP che con oltre 8 milioni di voti tornano ad essere il primo partito in Spagna. Il PPE rappresenta il centro della politica anche in Spagna, una buona notizia per tutta l'Europa". Gli fa eco Maurizio Gasparri: "Il partito Popolare Europeo, di cui fa parte Forza Italia, comprende anche il Partito Popolare Spagnolo, che rappresenta uno dei componenti più importanti".

"In queste elezioni ha guadagnato molti voti rispetto alle precedenti e quindi se ci sarà un governo spetterà al Partito Popolare indicare il suo leader come guida. Chi ha preso meno voti sono stati quelli del partito di Vox, che dimostra come sia necessaria una forza moderata, come il Ppe, per poter guidare il governo. In Spagna ora saranno gli elettori a decidere chi otterrà la maggioranza, ma noi siamo molto contenti del risultato ottenuto perché il Partito Popolare spagnolo si è rivelato il partito guida".

La destra formata da Salvini e Meloni non commenta ufficialmente i risultati ma è evidente la delusione per la sconfitta di Vox. Sconfitta della quale approfitta l'ex premier Matteo Renzi per ironizzare: "Giorgia la senti questa Vox? Alle Europee si vince al centro". Alessandra Mussolini vede nel risultato delle elezioni "un segno di civiltà" ed "una buona notizia per gli antifascisti”.

Matteo Renzi poi lancia delle "soluzioni". "1. Serve l'elezione diretta del capo del governo, in Spagna come in Italia come alla Commissione Europea. Altrimenti ci sarà sempre più lontananza tra elettori e istituzioni. 2. Sanchez è stato spregiudicato e abile nell'usare tutti i meccanismi istituzionali per bloccare il successo della destra. Il contrario di Enrico Letta insomma. 3. I sondaggi non sempre ci azzeccano, anzi".