21 Giugno 2023
Michel Claise, fonte: Twitter @Belga_English
Colpo di scena in merito al Qatargate. Il super giudice Michel Claise che aveva finora aperto e condotto le indagini si è dimesso. A pendere è l'accusa del conflitto di interessi visto che il figlio Nicolas sarebbe in affari dal 2018 con l'eurodeputata Maria Arena. Il figlio di Claise ha co-fondato "in quote paritetiche con altri cinque azionisti", tra i quali Ugo Lemaire, figlio di Arena, "la società Brc&Co, specializzata nella vendita di cbd, la cannabis venduta legalmente". La bomba arriva pochi giorni dopo la scarcerazione di Eva Kaili, uno dei volti di punta del caso. La procura federale belga insiste e parla di zero rischi da ricondurre a dei buchi d'acqua nell'inchiesta ma i legali degli indagati sono pronti a far partire le richieste di inammissibilità degli atti.
E sono accuse gravi quelle che vengono mosse al figlio di Claise che fin dallo scorso fine anno si è battuto sull'inchiesta Qatargate che ha rivelato un'enorme rete di corruzione al Parlamento Europeo. A finire in manette anche il compagno della Kaili, Francesco Giorgi ed Antonio Panzeri che ha poi patteggiato. Adesso le indagini verranno condotte da Aurélie Dejaeffe, che aveva già collaborato sul caso.
Secondo una nota della procura federale belga la decisione era stata presa "in via cautelare e per consentite alla giustizia di continuare serenamente il suo lavoro e di mantenere una necessaria separazione tra vita privata e famigliare e responsabilità professionali".
"Di recente" poi "sono comparsi alcuni elementi che potrebbero sollevare alcune domande sul funzionamento oggettivo dell’indagine". Il rischio è che le dimissioni di Claise possano significare un ritardo del lavoro degli inquirenti belgi. La procura potrebbe legittimamente ricevere una raffica di richieste di inammissibilità dell’inchiesta da parte dei legali degli indagati, con oggetto un presunto conflitto di interessi. La Kaili ha già fatto causa.
È stato l'interrogatorio di Andrea Cozzolino, indagato ed arrestato in merito all'inchiesta Qatargate ad aver spianato la strada. Proprio in quella fase, i legali Dezio Ferraro e Federico Conte hanno sollevato delle osservazioni, indicando il coinvolgimento del figlio di Claise che ha portato alle dimissioni.
La procura è sicura "dell'assenza di elementi effettivi che possano mettere in dubbio la correttezza di ogni persona coinvolta e il lavoro sostanziale che lo stesso giudice e gli inquirenti hanno svolto in questo caso".
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