Controffensiva ucraina, Kiev avanza lentamente a Zaporizhzhia. Secondo fonti USA, con perdite "significanti"

Prende piede la controffensiva ucraina. L’esercito di Kiev starebbe lentamente avanzando nella regione di Zaporizhzhia. La resistenza russa, comunicano però fonti americane, sarebbe superiore al previsto e le perdite altissime. Pesa sulle forze ucraine la quasi assente copertura aerea ed il fitto sistema di fortificazioni creato dalle forze di Mosca nei mesi invernali. Secondo fonti vicine al Cremlino, tuttavia, almeno 600 carri armati ucraini si troverebbero ammassati nella zona di Orikhiv, pronti ad entrare in battaglia.

Inizia la controffensiva ucraina, russi e americani concordano nella lenta avanzata di Kiev e nelle altissime perdite

La tanto attesa controffensiva ucraina sembra essere infine arrivata. Nonostante informazioni contrastanti, continuano infatti a susseguirsi notizie di attacchi delle forze di Kiev nei confronti delle linee di difesa russe e la stessa vice Ministra della Difesa del Paese avrebbe parlato in questi giorni di “una controffensiva attiva in varie direzioni”. Dopo le settimane di stallo seguite alla caduta della città di Bakhmut, l’Ucraina avrebbe ricominciato a prendere l’iniziativa, con movimenti di truppe e scontri su vari punti del fronte e secondo diverse traiettorie. Sembrerebbe essere in particolare l’area di Zaporizhzhia quella più coinvolta dai combattimenti.

Nonostante il largo impiego di truppe, molte delle quali addestrate in Europa e negli Stati Uniti, ed il grande dispiegamento di mezzi occidentali, dagli ormai famosi carri armati tedeschi Leopard a vari corazzati gommati, le forze di Kiev starebbero subendo alte perdite. A rivelarlo, due fonti dell’amministrazione americana rimaste anonime e citate dalla CNN. Le perdite ucraine, rivela l’indiscrezione, sarebbero “significanti”, sia dal punto di vista degli uomini che per quanto riguarda i mezzi.

In ogni caso, riportano entrambe le fonti da Washington, le alte perdite non dovrebbero intaccare la continuazione dell’operazione, per la quale oltre oceano si prevede una lunga durata. Non è un caso, quindi, se nella giornata di oggi, venerdì 9 giugno, il Pentagono ha annunciato lo sblocco di altri 2 miliardi di finanziamenti a Kiev, per assicurarsi, ritengono vari osservatori, che sia in grado di continuare a combattere ancora a lungo.

Anche da parte russa viene riconosciuto l’inizio della controffensiva. Secondo fonti vicine al Cremlino il pesante fuoco di sbarramento delle fortificazioni russe nell’area di Zaporizhzhia, nonché i campi minati e l’intervento aereo (la Russia continua ad avere il controllo dei cieli), avrebbero lasciato sul campo centinaia di soldati ucraini e diverse decine di mezzi corazzati. Sui social russi iniziano anche a comparire i video dei primi carri Leopard distrutti. Nonostante le grandi perdite inflitte al nemico, tuttavia, nelle ultime ore anche alcuni comunicati russi iniziano a parlare di timidi avanzamenti da parte ucraina.

Gli occhi delle forze armate di Mosca, al momento, sono puntati sulla città di Orikhiv, dove Kiev avrebbe ammassato almeno 600 carri armati. Una forza di sfondamento che dà diverse preoccupazioni ai comandi russi. Il Cremlino, comunque, continua a poter contare sulla propria superiorità aerea e, soprattutto, missilistica. Solo nelle ultime ore, i razzi 9K515 russi hanno distrutto un treno ucraino diretto alla città di Balakleya. Il treno in questione trasportava almeno 20 mezzi pesanti, tra cui diversi carri armati, andati tutti perduti.