Corea del Nord, sorella di Kim Jong-Un attacca Biden dopo le sue parole sul regime: "Un vecchio senza futuro"

Arrivano i commenti di Pyongyang all’incontro tra il Presidente degli Stati Uniti e quello sud coreano. E sono molto duri. Il regime della famiglia Kim, in particolare, attacca il Presidente Biden per una frase da lui pronunciata parlando con il suo omologo di Seoul. Biden, infatti, ha affermato che, in caso di un attacco nucleare del Nord, questo comporterebbe “la fine del regime”. Parole che non sono passate inosservate oltre il 38esimo parallelo.

Sorella di Kim minaccia Biden: “Potenziare deterrente nucleare”

È la sorella del leader supremo Kim Jong-Un, Kim Yo-Jong, a rispondere duramente a Biden, mettendone in dubbio la lucidità e le capacità fisiche necessarie a ricoprire il ruolo di Presidente degli Stati Uniti: “Può essere considerata un'osservazione senza senso da parte di una persona in età avanzata che non è affatto in grado di assumersi la responsabilità della sicurezza e del futuro degli Stati Uniti. Un vecchio senza futuro, poiché è troppo per lui servire due anni rimanenti del suo mandato”. Kim, parlando con l’agenzia di stampa del regime nord coreano KCNA, ha poi sottolineato il peso che le parole del Presidente Biden hanno sui rapporti tra le due cancellerie: “Non possiamo lasciar passare né trascurare il fatto che il capo dello Stato nemico abbia usato ufficialmente e personalmente la parola 'la fine del regime' sotto gli occhi del mondo. La considereremmo semplicemente la senilità dell'uomo?”.

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Dopo aver ulteriormente sottolineato la pericolosa retorica delle parole del Potus, Kim Yo-Jong ha quindi risposto nel merito degli accordi siglati giovedì tra Seoul e Washington: “La cosiddetta “Dichiarazione di Washington” firmata giovedì da Joe Biden e Yoon Suk-Yeol (ndr. Presidente della Corea del Sud), è un tipico prodotto della loro estrema politica ostile che riflette la volontà di un'azione più ostile e aggressiva e che espone la pace e la sicurezza del nordest asiatico e del mondo a un pericolo più grave". Per Pyongyang, è la tetra conclusione della sorella del dittatore, c’è una sola via di salvezza: “Dobbiamo ulteriormente potenziare il deterrente di guerra nucleare”.