14 Marzo 2023
Harry e Meghan, fonte Twitter: @nypost
Il fallimento della Silicon Valley Bank avrebbe travolto anche i conti correnti di Harry e Meghan. Sebbene i due non confermino, entrambi sarebbero depositari della banca, travolta dal crac finanziario degli ultimi giorni: il più grande dai tempi di Lehman Brothers e Washington Mutual del 2008. Sono alcune fonti vicini alla coppia a riportare le voci, le stesse che rivelano come la coppia avesse presso la banca "tutti i suoi soldi". Una somma, probabilmente ben superiore ai 250mila dollari che beneficiano dell’assicurazione sui depositi e che quindi non risentono affatto del crac.
I soldi della coppia Harry e Meghan sarebbero nei depositi della Silicon Valley Bank, l'istituto di credito californiano salito agli onori delle cronache negli ultimi giorni per il suo fallimento. La coppia, che dopo i contrasti con la famiglia reale britannica, si è trasferita prima in Canada e poi nella contea di Santa Barbara, sarebbe stata convinta da dei conoscenti a mettere "al sicuro" le loro ricchezza all'interno dell'istituto di credito di Santa Clara, che più di qualunque altro ha subito gli effetti del rialzo dei tassi della Fed, questi dovuti all'inflazione che è schizzata nell'ultimo anno causa costo materie prime per la guerra in Ucraina.
La parte che eccede la somma che Harry e Meghan avrebbe depositato presso la Silicon Valley Bank, non è coperta da garanzia, ciò significa che le perdite saranno ingenti. Il rimborso, in questi casi deve essere subordinato agli esiti delle procedure fallimentari. Va ricordato inoltre come i conti correnti partecipino all’assorbimento delle perdite in caso di liquidazioni bancarie.
Il fallimento della Silicon Valley Bank è stato veloce. Talmente veloce che Harry e Meghan, secondo le indiscrezioni, credevano che l'istituto mai sarebbe potuto andare incontro ad un crac finanziario del genere che ha generato un collasso in tutte le borse d'Europa, portandosi con se anche il fallimento di Signature Bank, istituto con sede a New York. Svb era dipinto dalla stampa specializzata come una delle migliori banche d’America, per esattezza la 16esima.
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