17 Febbraio 2023
Maria Zakharova, fonte Imagoeconomica
La Nato è come se fosse già in guerra con la Russia. A sostenerlo è stata la portavoce del Ministero degli Esteri russo Maria Zakharova durante un briefing. "Il coinvolgimento dei paesi della Nato nel conflitto in Ucraina è massimo", ha proseguito, citata dalla Tass.
"I Paesi della Nato stanno facendo gli innocenti", continua Maria Zakharova, "cercando di dimostrare che non sono parte del conflitto (ucraino, ndr). Il coinvolgimento (dei Paesi della Nato) è massimo, hanno svolto attività provocatorie per molti anni. Ora controllano direttamente la leadership del regime di Kiev".
"Le dichiarazioni rilasciate da un alto funzionario del Dipartimento di Stato (il sottosegretario per gli affari politici Victoria Nuland, ndr) in merito al sostegno agli attacchi dell’Ucraina in Crimea sono una chiara conferma del fatto che gli Stati Uniti sono direttamente coinvolti nel conflitto. Mosca considera questa posizione come una chiara manifestazione dell’atteggiamento bellicoso nei suoi confronti". Queste invece le parole Igor Girenko, portavoce dell’ambasciata russa negli Stati Uniti
Circa 24 ore prima dell'intervento di Maria Zakharova, aveva parlato anche lo stesso ministro degli esteri russo Sergei Lavrov asserendo che le politiche occidentali in Ucraina verso punto di non ritorno".L'Occidente "vuole trasformare la Russia in uno stato canaglia", tuttavia non è ancora "riuscito a isolarci", ha continuato il ministro.
Per il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov "i tentativi di isolare la Russia sono falliti e anche i nostri nemici devono ammetterlo". Poi ha ricordato che il presidente Vladimir Putin adotta una "politica estera finalizzata la rafforzamento della difesa degli interessi nazionali, ma anche della cooperazione internazionale". Tutto questo, continua il ministro degli esteri, nonostante "gli Stati Uniti e i loro alleati stiano conducendo contro di noi una guerra ibrida che è stata preparata per molti anni".
Secondo Lavrov, inoltre, "lo scopo di questa guerra non è solo sconfiggere il nostro Paese (la Russia, ndr) sul campo di battaglia, distruggendo l'economia russa, ma anche circondarci di un cordone sanitario, trasformandolo in una specie di Paese emarginato".
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