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Caccia F-16, Ucraina: "Ne servono 200". No da Biden, Scholz e Sunak, ma per Macron "non sono un tabù"

Il portavoce dell'Aeronautica ucraina Yuriy Ignat sui caccia F16: "Servono almeno 200 caccia per difendere i cieli del Paese". Alleati negano, Parigi meno dura

01 Febbraio 2023

Caccia F-16, Ucraina: "ne servono 200". No da Biden, Scholz e Sunak, ma per Macron "non sono un tabù"

Per i caccia F-16 richiesti da Zelensky gli Alleati sembrano concordare: non si danno. Dopo Biden e Scholz, anche Sunak dice no. Kiev, però, insiste: "Servono almeno 200 caccia per difendere i cieli del Paese". La Francia è l'unica che lascia uno spiraglio. 

Caccia F-16, per Kiev: "Ne servono 200"

Dopo l'invio dei carri armati a favore dell'Ucraina il dibattito si è spostato sui jet da combattimento. Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha già detto la sua in merito ai giornalisti: no secco. Alcune fonti, però, riportano che il Pentagono sarebbe più incline all'invio per mettere un punto a questa guerra il prima possibile.

Fra di loro c'è la testata statunitense Politico. Risposta negativa sugli aerei da guerra è arrivata poco dopo anche da Berlino.  "Al momento non ci sono discussioni ufficiali sul trasferimento di F16", ammette il vice ministro della Difesa Wojciech Skurkiewicz.

L''ultima stroncatura in merito è arrivata dal premier britannico Rishi Sunak. Ripropone ciò che gli americani avevano detto sugli Abrams prima di convincersi a concederli: "gli aerei britannici sono estremamente sofisticati e richiedono mesi di addestramento", quindi "crediamo non sia pratico fornirli all'Ucraina".

Jet da combattimento per Kiev

Nonostante questi segnali poco incoraggianti, Kiev non molla la presa e ribadisce l'importanza che avrebbero per loro.Il portavoce dell'Aeronautica ucraina Yuriy Ignat dice: "Servono almeno 200 caccia per difendere i cieli del Paese e al momento l'F16 sia il candidato più probabile per sostituire i vecchi aerei sovietici" in uso nel Paese. 

Ieri il ministro della Difesa ucraino Oleksy Reznikov è volato a Parigi a parlare con Sebastien Lecornu, l'omologo. La Francia si conferma la più aperta e dichiara che "i caccia non sono un tabù". Reznikov è andato via da Parigi con una nuova fornitura francese di 12 cannoni Caesar oltre ai 18 già consegnati e si è detto comunque "ottimista" su una futura fornitura degli aerei. 

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