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Corruzione Ucraina, suv General Motors donati dagli Usa per aiuti umanitari in mano ai politici: Tymoshenko si dimette

La prima alta carica ucraina a dimettersi è Kyrylo Tymoshenko, il vice capo dell'ufficio presidenziale, beccato con mezzi usa donati o con macchine di lusso

24 Gennaio 2023

Kyrylo Tymoshenko

Fonte: profilo Facebook Kyrylo Tymoshenko

L'Ucraina ha avviato un giro di epurazione negli alti ranghi corrotti. Il primo a dare avvio all'onda è un uomo molto vicino al presidente Zelensky: Kyrylo Tymoshenko, il vice capo dell'ufficio presidenziale. È accusato di aver utilizzato mezzi General Motors donati per gli aiuti umanitari, aver scorrazzato con macchine di lusso e aver fatto sparire milioni.

Dimissioni di Kyrylo Tymoshenko, guidava mezzi usa donati 

È tempo di riforme per i funzionari governativi ucraini: il presidente Zelensky ha annunciato una lunga lista di persone che sono state estromesse o si sono dimesse. Fra le alte cariche c'è Kyrylo Tymoshenko, uno dei bracci destri del presidente, attualmente vice capo dell'ufficio presidenziale

Il compito dell'ufficio presidenziale è quello di assistere il presidente su molti fronti, come quello amministrativo, legale e mediatico. Dall'inizio della guerra, infatti, Tymoshenko è stato uno dei portavoce più frequenti per il governo, quindi era un volto molto noto nella nazione. 

Le sue dimissioni si sono concretizzate dopo un buon numero di scandali. L'ultimo della lista è essere stato visto alla guida di un Suv Chevrolet Tahoe, uno dei 50 che la General Motors ha donato da Detroit per gli aiuti umanitari. I mezzi sarebbero dovuti essere in mano ai militari, per portare un pronto soccorso ai feriti o per trasportare in salvo i civili. 

Tymoshenko, però, era noto per la sua passione per le macchine di lusso: molti giornali ucraini si sono indignati per averlo visto in una Porsche Taycan da centomila dollari mentre il Paese era in guerra. Il funzionario rispose che non era stato commesso nessun illecito. 

Tymoshenko, campagna mediatica per Zelensky 

Kyrylo Tymoshenko era un uomo molto vicino a Zelensky da prima che diventasse presidente. Anzi, si può dire che in parte è anche merito suo se lo è diventato. L'azienda di Tymoshenko, la GoodMedia, si è occupata infatti di tutti gli spot della campagna elettorale di Zelensky. Tymoshenko era pure sul palco mentre Zelensky scopriva i risultati delle presidenziali. Qui sotto c'è l'autoscatto di Tymoshenko che ritrae il di lì-a-poco-presidente Zelensky che ride. 

Fonte: Facebook, profilo ufficiale di Kyrylo Tymoshenko

Tra le accuse sul suo conto, però, ne spicca una particolarmente grave, che va oltre lo sfoggio del lusso, la mancanza di rispetto o lo sbagliato utilizzo delle dotazioni militari. Tra i suoi incarichi Tymoshenko doveva gestire i rapporti rapporti con i governatorati e questo gli aveva fatto guadagnare il nome da parte della stampa di "padrino delle regioni".  

A settembre aveva destinato 22 container, 389 vagoni ferroviari e 220 camion di aiuti umanitari per la regione di Zaporizhzhya, peccato che non siano mai arrivati. Il valore della partita fantasma è stato calcolato a 7 milioni e si crede sia ancora una stima al ribasso.  

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