30 Dicembre 2022
Foto Fabio Cimaglia / LaPresse23-03-2019 RomaPoliticaVilla Madama. Incontro del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte con il Presidente della Repubblica Popolare Cinese, Xi JinpingNella foto Xi JinpingPhoto Fabio Cimaglia / LaPresse23-03-2019 Roma (Italy)PoliticVilla Madama. Meeting of Prime Minister Giuseppe Conte with the President of the People's Republic of China, Xi JinpingIn the pic Xi Jinping
Dopo le dichiarazioni del ministro della Salute Orazio Schillaci, intervenuto in Senato per discutere sugli obblighi di mascherine nelle Rsa e negli ospedali oltre che per la necessità di monitorare i passeggeri provenienti dalla Cina in tutti gli aeroporti italiani dato che le informazioni che giungevano da Pechino erano poche e confuse, la Cina ha ribadito di aver pubblicato dati trasparenti. Esiste attualmente un confronto tra l'Italia e l'Europa anche sul piano del covid. Lo stesso ministro Schillaci ha infatti dichiarato di aver esortato tutti i paesi europei ad adottare i medesimi obblighi precauzionali al fine di preservare la popolazione che, altrimenti, potrebbe entrare in contatto col virus.
Ma la Cina ribatte, dopo aver dichiarato già qualche giorno fa che "la situazione è sotto controllo", stavolta interviene proprio nel merito della pubblicazione dei dati sui decessi, affermando che questi riflettono in maniera trasparente la situazione. La Cina aveva diffuso alcuni dati sui decessi che vedevano il Dragone alle prese con una grande ondata pandemica ma solo con 5 morti nelle prime due settimane, poi divenuti 8. Un tasso di mortalità che non soltanto non riflette i dati internazionali, ma nemmeno i precedenti dati pubblicati. per questo alcuni esperti hanno ritenuto che i morti in Cina fossero almeno
Il rilascio da parte di Pechino di tutte le informazioni sul virus è stato fatto "in uno spirito di apertura", ha dichiarato un alto responsabile della Sanità durante un briefing con la stampa tenuto dal Consiglio di Stato cinese, second quanto riportato da Xinhua.
Un organismo nazionale di controllo delle malattie ha dichiarato che venerdì c'erano circa 5.500 nuovi casi locali e un solo decesso, ma con la fine dei test di massa e il restringimento dei criteri per definire un decesso da Covid, si ritiene che questi numeri non riflettano più la realtà.
La scorsa settimana l'NHC ha dichiarato che non avrebbe più reso noto un bilancio giornaliero ufficiale delle vittime del Covid. La società di analisi dei rischi per la salute Airfinity ha dichiarato di stimare attualmente 9.000 decessi giornalieri e 1,8 milioni di infezioni al giorno in Cina, mentre prevede 1,7 milioni di decessi in tutto il Paese entro la fine di aprile 2023.
I ricercatori britannici hanno dichiarato che il loro modello si è basato sui dati delle province regionali cinesi, prima che venissero attuate le modifiche alla segnalazione delle infezioni, combinati con i tassi di crescita dei casi di altri ex Paesi a zero Covid quando hanno eliminato le restrizioni. Il Paese più popoloso del mondo ridimensionerà la gestione del Covid-19 a partire dall'8 gennaio, trattandolo come un'infezione di classe B, anziché come una più grave infezione di classe A.
"La Cina ha sempre pubblicato informazioni sui decessi e sui casi gravi di Covid-19 in uno spirito di apertura e trasparenza", ha dichiarato ai giornalisti Jiao Yahui della Commissione nazionale per la salute ed ha aggiunto che il paese avrebbe rispettato "i criteri scientifici per giudicare le morti da Covid-19, dall'inizio alla fine, che sono in linea con i criteri internazionali".
Jiao ha detto che la Cina conta i decessi per Covid-19 solo come casi di persone morte per insufficienza respiratoria indotta dal virus, dopo essere risultate positive al test degli acidi nucleici, piuttosto che altri Paesi che includono tutti i decessi entro 28 giorni dai test positivi.
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