14 Dicembre 2022
fonte: Tgcom 24
Quattro turiste italiane sono bloccate da lunedì su un autobus in Perù, su un’autostrada chiusa a causa delle proteste anti-governative. Le ragazze, di età tra i 21 e i 30 anni, sono partite da Milano lo scorso 26 novembre e dovrebbero tornare a giorni, ma sono ferme sul bus che le stava accompagnando in Bolivia, altra tappa del loro viaggio. La richiesta di aiuto arriva con un cellulare: "Siamo senza il bagno, dormiamo nell'autobus" e dai racconti nei loro appelli sui canali social. L'ambasciata di Lima si mobilitata per sbloccare la situazione e portare in salvo le giovani.
Nella notte di lunedì i manifestanti hanno chiuso la strada a Checacupe, nella regione di Cusco, in ogni direzione, senza possibilità di entrata o uscita. Le 4 ragazze bloccate sull'autobus sono 3 romagnole e una toscana. Al momento la Farnesina è a conoscenza della vicenda e la sta seguendo.
Giulia Opizzi, una delle ragazze bloccate sul bus, racconta: “Ci hanno detto che il loro obiettivo è bloccare l’economia del Paese, così da cacciare via la nuova ministra. Non sono armati né pericolosi, ma di sicuro sono agitati“. Assicura che “non ce l’hanno con noi”, ma che la situazione è complicata. “C’è poco cibo, siamo senza servizi igienici”, aggiunge, “vogliamo solo che finisca presto”.
"Per ora stiamo bene, cerchiamo di stare il più possibile sull'autobus che è stato bloccato con cumuli di sabbia e rocce. Siamo bloccate da lunedì notte". A bordo del bus c'erano tanti italiani ma molti hanno deciso di partire a piedi. Una situazione che si sta rivelando difficile anche per usare i servizi igienici, lavarsi o mangiare: "Qui non possiamo usare le carte di credito e in molti hanno finito i soldi". "Ci sono alcuni market ma non sappiamo se il denaro ci basterà". "E' come se fossimo sequestrate, il dialogo con la popolazione è impossibile".
Sulla strada, a causa del blocco dei manifestanti, si è formata una coda di 15 km che rende difficile raggiungere il punto esatto in cui si trova l’autobus. Le autorità locali sono state contattate dalle ragazze “ma al momento non è arrivato ancora nessuno“, data la situazione. Le ragazze sono in contatto con l’Ambasciata italiana a Lima.
Questa mattina il ministro della Difesa peruviano Otarola Penaranda, ha annunciato che sarà dichiarato lo stato di emergenza sul sistema autostradale nazionale, “per garantire il libero transito di tutti i peruviani”. E Dina Boularte, diventata presidente del Paese dopo la destituzione di Pedro Castillo, ha pregato i manifestanti di calmarsi: “Voglio fare un appello ai miei fratelli e sorelle di Andahuaylas: calmatevi, calmatevi, per favore“, ha detto. Non capisco perché i miei fratelli si sollevino contro la loro compatriota, quando io non ho fatto nulla perché questa situazione potesse esistere o verificarsi”.
Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.
Articoli Recenti
Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Luca Greco - Reg. Trib. di Milano n°40 del 14/05/2020 - © 2025 - Il Giornale d'Italia