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Guerra in Ucraina, Usa contrari alla risoluzione della "Russia sponsor del terrorismo" ma "favorevoli a nuove sanzioni"

La Guerra in Ucraina si sta avvicinando ad una pericolosa escalation: ma Washington boccia la risoluzione europea e propone nuove sanzioni

28 Novembre 2022

Guerra in Ucraina, Usa contrari alla risoluzione della "Russia sponsor del terrorismo" ma favorevoli a nuove sanzioni"

Nominare la Russia stato sponsor del terrorismo, così come ha fatto martedì scorso l'europarlamento "potrebbe essere controproducente": a dirlo è l'ambasciatrice Usa Julianne Smith. Gli americani sarebbero favorevoli a nuove sanzioni contro Mosca.

Guerra in Ucraina, gli Usa bocciano la risoluzione europea contro la Russia: "Controproducente"

Il messaggio è rivolto direttamente alla NATO e vede sfavorevolmente l'accelerazione delle escalation in Ucraina con la relativa condanna diplomatica. La risoluzione votata dall'europarlamento alla settimana scorsa infatti ha generato un ampio dibattito e ha messo in cantina la possibilità di una svolta diplomatica.

La Guerra in Ucraina ha indubbiamente aumentato la sua portata a partire dal fallimento dei vertici di negoziato tenuti nella stessa giornata ad Ankara dai capi dei servizi segreti ucraini, russi e americani e Bali da i diplomatici dei relativi paesi interessati dal conflitto che prendevano parte al G20.

La sensazione a Washington è che "al momento non è necessario, e anzi potrebbe essere controproducente" inserire la Russia nell'elenco dei Paesi sponsor del terrorismo.

Guerra in Ucraina, gli Usa vogliono nuove sanzioni contro Mosca

Un tale passo, ha aggiunto, "potrebbe inibire o ostacolare la possibilità di portare assistenza umanitaria in Ucraina e grano fuori dall'Ucraina". Si tratta di una scelta poco lungimirante che non solo non aiuterà salvaguardare i propri interessi, ma non garantirà nemmeno gli aiuti umanitari necessari per la popolazione che resta nel paese interessato dai bombardamenti.

Secondo quanto riferito dall'ambasciatrice, gli Stati Uniti sarebbero invece favorevoli ho un nuovo pacchetto di sanzioni contro la Russia, così da bocciare lo operato di Putin: "Ciò farebbe pressioni all'economia russa". 

Le parole della diplomatica Usa vengono pronuncia te alla vigilia della riunione dei ministri degli esteri della alleanza atlantica di Bucarest

Tuttavia la possibilità di un negozioato è sempre nelle mani del presidente ucraino Volodymir Zelensky: "Lasciamo a lui la parola se e come presentarsi a un tavolo", ha affermato Smith

"Gli Stati Uniti vogliono solo fare in modo che l'Ucraina e Zelensky siano nella posizione più forte per quando i negoziati ci saranno. Ma al momento non c'è nessuna indicazione che la Russia voglia negoziare, ma comunque è un tema nelle mani degli ucraini, di Zelensky", ha aggiunto.

Quanto all'ingresso dell'Ucraina nella Nato "le porte dell'Alleanza atlantica rimangono aperte, la questione dell'allargamento rimane un tema di discussione fra i paesi che aspirano ad entrare e i paesi Nato, e la Russia - ha sottolineato - non ha diritto di veto in queste discussioni. Questa rimane la nostra politica, ha affermato l'ambasciatrice americana precisando tuttavia che "il nostro focus collettivamente ora è il sostegno pratico alle forze ucraine e agli ucraini, questa è la nostra priorità e lo sforzo in cui incanaleremo la nostra energia".

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