28 Ottobre 2022
La mobilitazione parziale della Russia per la guerra in Ucraina può dirsi conclusa. Parola di Il ministro della Difesa russo, Sergei Shoigu. “L'invio dei cittadini convocati per la mobilitazione è stato completato”, ha detto il capo della Difesa russa, aggiungendo che 82mila persone sono state mandate al fronte in Ucraina, mentre altre 218mila stanno seguendo l'addestramento. Shoigu è intervenuto ad un incontro con il presidente Vladimir Putin diffuso in televisione. Shoigu ha detto al capo del Cremlino che la mobilitazione ha portato al richiamo di 300mila persone, raggiungendo così l'obiettivo prefissato. Degli 82mila già mandati in Ucraina "41mila sono operativi come parte di unità di combattimento e il resto sono in un modo o nell'altro in addestramento”, ha rimarcato Putin.
La mobilitazione parziale era iniziata il 21 settembre. Ed è durata poco più di un mese. Putin ha affermato che solo i riservisti mobilitati ben addestrati devono essere mandati al fronte. "Sì, vi facciamo molta attenzione”, ha risposto Shoigu, “è necessario mandare solo combattenti ben addestrati e ben equipaggiati". "Eccellente. Sono assolutamente d'accordo. È così che va fatto", ha affermato il leader del Cremlino. Il dialogo fra i due arriva dopo le numerose denunce sui social russi di soldati mobilitati mandati allo sbaraglio, senza addestramento ed equipaggiamento. Oltre ai video in cui i soldati appaiono in divise rimediate e con vecchi fucili, vi sono le tragiche notizie di soldati morti dieci giorni dopo essere stati mobilitati, il che esclude che possano essere stati sufficientemente addestrati.
Putin, a tal proposito, ha annunciato “nuove armi per le truppe di terra che si dimostrano valide in azione”. Per il presidente russo “i compiti più importanti sono in questo momento: equipaggiamento, addestramento, coesione dei cittadini mobilitati. “Occorre fare di tutto per migliorare in tempi brevi tempo lo sviluppo delle forze armate della federazione russa”
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