18 Ottobre 2022
SCRITTI PANDEMCI
Andrà tutto bene
Forse sono diventato vecchio. Forse sono sempre stato un misantropo. Ma io provo un malessere fisico, una nausea, leggendo i commenti di Furio Colombo all’appello per la pace pubblicato da L’Avvenire.
Già Furio Colombo mi fa ribrezzo. E’ sempre stato così e non posso farci nulla. Mi succede raramente, ma trovo alcuni uomini repellenti. Jonathan Bazzi, ad esempio. E non è omofobia, mi succede anche con Roberto Saviano. Poi, leggere che Massimo Cacciari sarebbe un “rosso bruno” è davvero troppo.
Andiamo gioiosamente verso l’Armageddon nucleare e – da un lato – abbiamo questi vecchi servi del potere che ci vogliono al freddo (ed è la migliore delle ipotesi) per tutelare l’integrità territoriale dell’Ucraina. Da giurista, ho a cuore anche i diritti delle minoranze etniche, quelli dei dissidenti e soprattutto la verità storica.
Dall’altro, abbiamo un gruppo di cattolici che predicano che all’Armageddon seguiranno mille anni di regno Mariano.
Mattias Desmet lo ha spiegato chiaramente: il motivo per cui le persone continuano a credere a una narrazione palesemente falsa, è che questa narrazione è il nuovo collante della società, grazie al quale le persone si sentono di nuovo parte del corpo sociale. Vive, utili in quanto unite da uno scopo comune, compatte contro i dissidenti, percepiti come pericolosi traditori della società, in una cieca e demente personificazione del pericolo.
Così, i gruppi si compattano. I marxisti accusano i liberisti, i cattolici l’ateismo e chi più ne ha più ne metta.
Chi ancora ragioni, chi lucidamente si renda conto che siamo diretti verso l’Armageddon è un pericoloso “rosso bruno”.
Di norma sono un uomo pacato. Detesto andare sopra le righe. Tuttavia – adeguandomi ai tempi – invoco l’utilizzo dell’olio di ricino.
Sull’uso che fate dei vostri, non ho proprio nulla da obiettare. Ma se intendete continuare a usare il mio, ho il sacrosanto diritto di rivoltarmi.
Siamo già fuori tempo massimo, abbiamo armato un esercito di invasati pronti al martirio comandato da neonazisti. Faranno esplodere la centrale nucleare di Zaporizhzhia coi missili pagati da noi, che poi – qui al freddo – moriremo per le radiazioni.
Forse (ma non credo) andrà tutto bene per gli americani, a distanza di sicurezza. Furio Colombo sarà a New York e si collegherà via satellite, ma molti di noi saranno morti. E alla morte – a differenza di quasi tutte le altre cose, incluse le dispute sui confini – non c’è rimedio.
di Alfredo Tocchi, Il Giornale d’Italia
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