Zelensky furioso: "Amnesty International responsabile dei morti"
Rigira le accuse Volodymyr Zelensky al rapporto di Amnesty International che spiega come mai la scelta di spostare la guerra all'interno dei palazzi abbia favorito le perdite umane, per il Presidente "chi la pensa così è corresponsabile dei morti"
Di Maria Melania Barone
05 Agosto 2022
fonte: Instagram @Zelensky
Esistono due letture diverse della storia, quelle che giustificano le azioni di guerra e quelle invece che le condannano. Però il mondo non è fatto solo di categorie, ma di fatti e di priorità che nascono per distinguere effettivamente nel profondo le scelte da parte dei governi. Quello di
Kiev, pur avendo saputo in anticipo che
Moscastava preparando l'invasione, ha preferito fare orecchie da mercante. Gli annunci ci sono stati per diversi mesi, ma l'Ucraina ha detto che era tutto sotto controllo. Perfino quando lontano e l'intelligence ha suggerito che stavano arrivando delle sacche di sangue nel sud della
Bielorussiaal confine ucraino, elemento che avrebbe d'istinto l'inizio dell'attacco delle operazioni militari,
Zelenskyha detto di aver controllato che era tutto sotto controllo.
Le due visioni della storia: libertà è pace, guerra o vite umane
È l'atteggiamento di chi vuole la guerra evidentemente, perché quando poi questa è scoppiata davvero,
Zelenskynon era più magicamente in disaccordo con l'intelligenza americana, anzi ci collaborava e probabilmente ci collaboro ancora come sottolineato da
Moscaquando accusa gli
Stati Unitidi avere un ruolo di etero direzione per la scelta e la selezione oltre che le modalità di attacco dei bersagli da colpire.
Zelenskyavrebbe potuto anche alzare le mani e dire non voler barattare le vite umane per la libertà, ma di richiedere alla diplomazia internazionale di risolvere il problema puntando dunque puntare dritto al tavolo delle trattative, riconoscere la
Crimeacome appartenente alla russia, riconoscere le regioni separatiste di
Doneske
Luhansk,
Kievavrebbe potuto ribadire la sua neutralità e la non appartenenza alla nato e all'
Unione Europea. Parimenti le infiltrazioni all'interno della
NaftogazUcraina avrebbero potuto lasciare spazio a elementi ucraini al 100% e non americani come il figlio di
Joe Biden,
Hunter Biden.
E probabilmente
Putin si sarebbe fermato, o quantomeno non avrebbe avuto nessun motivo per continuare.
Zelensky: l'Ucraina come il Vietnam
E invece non è andata così:
Zelenskyha preso il rapporto degli Stati Uniti d'America e ha proposto a tutte le persone di lottare con delle bottiglie di molotov, ordinando al suo stesso popolo di farsi esercito e dando alla guerra braccia incompetenti. Ne sono morti a fiotti, a milioni che dare la colpa ai sole rossi diventa quasi una barzelletta. Perché avrebbero potuto intrecciare le braccia e chiedere al governo di reagire con relazioni internazionali anziché lottare da soli e senza una formazione militare. Ma
Zelensky è andato oltre ordinando al suo stesso popolo di lottare all'interno dei palazzi, l'idea era sicuramente quella di trasformare l'Ucraina in una sorta di
Vietnamdove al posto delle boscaglie c'era il cemento, ma gli è uscita male perché non ha considerato i rischi: tutti i palazzi e i fabbricati, gli edifici residenziali, anche quelli ospedalieri ucraini Sono diventati bersagli per l'artiglieria russa. E questi sono gli effetti collaterali normalissimi in una guerra che un uomo come
Zelensky, chiamato a guidare un paese come l'Ucraina avrebbe dovuto prevedere.
Zelensky: Amnesty International corresponsabile per la perdita di vite umane
La replica di
Zelenskyha dunque replicato condannando il rapporto di
Amnesty International:
"Oggi abbiamo visto un rapporto che purtroppo cerca di amministrare lo Stato terrorista e di spostare la responsabilità dall'aggressore alla vittima. Non c'è nessuna condizione, nemmeno ipotetica, per cui qualsiasi attacco Russo all'ucraina diventi giustificato. Se pubblicate tali rapporti manipolativi, allora dovete condividere con loro la responsabilità della morte delle persone". Adesso è diventato
Amnesty International il colpevole.