G20, Indonesia invita sia Putin che Zelensky. Altro che Nato: il primo passo per la pace arriva da Widodo

Il premier Mario Draghi aveva già auspicato una partecipazione da remoto per Vladimir Putin al prossimo G20, che si terrà a novembre. Una mossa strategica per cercare di sottolineare la messa nell'angolo del presidente russo a livello internazionale.
Le dichiarazioni avevano però scatenato un acceso scontro verbale tra Roma e Mosca; a scombinare le carte ulteriormente ci ha pensato il premier indonesiano Joko Widodo, la cui nazione fa da presidenza di turno di questo G20, che a sorpresa ha invitato sia Putin che Zelensky al summit di Bali per cercare di far aprire un dialogo.

La mossa indonesiana che dimostra la distanza tra occidente e oriente

L’iniziativa del Joko Widodo dice tantissimo sul diverso approccio di politica estera tra noi occidentali e i paesi orientali.
Infatti la maggior parte dei grandi paesi asiatici ha scelto una forma di "non allineamento" alla del vecchio continente,  astenendosi pure  dall’applicare le sanzioni economiche contro la Russia. L'iniziativa diplomatica è stata lanciata proprio in questi giorni, a ridosso dei vertici G7 e Nato, per mandare un messaggio forte. Approfittando del suo viaggio per l'Europa, il presidente indonesiano è stato prima a Kiev e poi oggi a Mosca, per poi comunicato la decisione di invitare Zelensky al summit di novembre, anche se l’Ucraina non è un membro del G20, insieme a Vladimir Putin, che pare abbia già accettato pur di evitare la presenza da remoto. 
Pur avendo possibilità minime di riuscita quello del premier Widodo è uno dei passi più significativi verso un possibile discorso di pace e inoltre dimostra di essere un segno forte che oltre alle grandi superpotenze come America, Cina e Europa, anche le nazioni asiatiche possono giocarsi un ruolo da protagoniste nei grandi temi internazionali che alla fine li riguardano anche molto da vicino. Infatti la crisi alimentare sviluppatasi dallo scoppio della guerra in Ucraina ha e sta avendo ripercussioni non solo in Europa ma in tutto il resto del mondo.