07 Aprile 2022
Maria Zakharova (Fonte twitter @Giovann08571078)
"Indecente la posizione dell'Italia sulle sanzioni alla Russia". Queste le parole della portavoce del ministro degli esteri russo, Maria Zakharova, la quale tornando ad attaccare il governo Draghi per la posizione a suo dire supina soprattutto dal punto di vista delle sanzioni, accusa il governo di essere contro Mosca in maniera ingiustificata. E di aver dimenticato i buoni rapporti diplomatici che esistevano prima della guerra in Ucraina.
Secondo la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova "l'Italia probabilmente ha dimenticato chi gli ha teso a suo tempo una mano ed è ora in prima linea in un attacco al nostro Paese". Il riferimento, in particolare, è a quanto accadde nel marzo del 2020. Allora l'Italia, primo paese europeo ad essere fortemente colpito dal Covid, ricevette aiuti economici e medici da Mosca. Per la portavoce di Lavrov, sono gli stessi cittadini italiani ad essere contro, i quali "scrivono di vergognarsi di chi li governa, di non associarsi a questa posizione, di comprendere la genesi di questa crisi: la posizione della dirigenza italiana è semplicemente indecente".
Mario Draghi sotto la lente d'ingrandimento dunque, che ieri mercoledì 6 aprile ha insistito sulla necessità di raggiungere la pace, chiedendo agli italiani se preferiscono tenere il condizionatore acceso o la fine del conflitto. Il Cremlino ce l'ha anche con Luigi Di Maio, sin dall'inizio del conflitto. Il suo viaggio istituzionale a Mosca del mese scorso è stato visto come un tentativo di "abbuffarsi" nel buffet di ricevimento, mentre lo stesso Di Maio è stato severo contro Putin definendolo "peggio di un animale".
La Russia ha deciso di tenere un approccio totalmente diverso dall'occidente, escludendo la chiusura delle ambasciate europee a Mosca. Ma il governo, come confermato da Zakharova si vendicherà di tutte le espulsioni dei propri diplomatici dai Paesi europei. "Nessuno – ha spiegato la portavoce- ha cancellato il principio di reciprocità". Due giorni fa il nostro esecutivo aveva deciso l'espulsione di 30 diplomatici russi dall'Italia, scatenando l'ira del Cremlino, che ha promesso decisioni analoghe da parte russa.
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