07 Aprile 2022
fonte: Twitter @francescagraz1
L'Ucraina è insaziabile. Lo dimostrano le parole del ministro degli esteri Dmytro Kuleba, il quale parlando della sua agenda di Bruxelles, ci ha tenuto a specificare che l'unica cosa che chiederà è una. "È molto semplice, ho solo tre temi: armi, armi, armi". Conciso a margine della ministeriale Nato a Bruxelles. "Il modo migliore per aiutare l'Ucraina ora - ha aggiunto - è fornire tutto il necessario per contenere Putin e per sconfiggere l'esercito russo nel territorio ucraino, in modo che la guerra non si estenda oltre".
Kuleba continua: "L'esercito ucraino e l'intera nazione Ucraina ha dimostrato che sappiamo combattere. Sappiamo come vincere, ma senza forniture sufficienti delle armi che abbiamo richiesto, queste vittorie saranno accompagnate da sacrifici enormi. Più armi arrivano e prima arrivano, più vite umane verranno salvate. Chiedo agli alleati di mettere da parte le esitazioni a fornire all'Ucraina quello che ci serve, perché per quanto possa sembrare bizzarro - conclude - le armi servono alla causa della pace".
La follia di Kuleba continua: "Credo che il patto che l'Ucraina sta offrendo sia equo. Voi ci date armi, noi sacrifichiamo le nostre vite e la guerra viene contenuta in Ucraina", ha affermato ancora. Quando si parla della guerra in Ucraina, "non dovrebbero esserci differenze tra armi offensive e difensive" e "i Paesi che dicono che ci forniranno armi difensive ma non sono nelle condizioni di fornirci armi offensive, sono ipocriti. È un approccio iniquo ed ingiustificato", ha aggiunto.
Per Kuleba "l'Ucraina ha bisogno di aerei e missili per difendere le coste, veicoli blindati, sistemi per la contraerea pesante". Poi aggiunge che da Kiev "continueremo ad insistere affinché venga imposto un totale embargo sul petrolio e sul gas russi, vengano sconnesse da Swift tutte le banche russe, tutti i porti siano chiusi alle navi russe, con un numero minimo di eccezioni". "E francamente - ha affermato ancora - spero che non dovremo affrontare ancora una situazione in cui per aumentare la pressione sulla Russia, con le sanzioni, sono necessarie atrocità come quelle di Bucha", conclude.
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