25 Gennaio 2022
fonte: Twitter @my234Radio
Tragedia in Camerun prima della partita di Coppa d'Africa della nazionale locale dove, per via della calca all'ingresso dello stadio, sono morte almeno 8 persone e 38 sono rimaste ferite. Le vittime sono state trasportate all’ospedale distrettuale camerunense di Messassi, non lontano dallo stadio di Olembé, dove attualmente si contano almeno 8 corpi senza vita, tra cui quello di un bambino di sei anni, uccisi nella calca formatasi nei minuti precedenti l'inizio della partita di calcio Camerun-Comore, alla periferia nord di Yaoundé.
Dopo ore di attese e terrore il ministero della Comunicazione ha reso noto un bilancio ufficiale, che riporta 8 morti e 38 feriti, di cui 7 gravi. Un numero temporaneo, che potrebbe aumentare nelle prossime ore: le fonti giornalistiche sul posto hanno riferito a InfoAfrica che si teme un bilancio più grave di quello attuale.
Un tragedia avvenuta in un momento di svago per famiglie e amici, che si erano recati allo stadio per assistere all’incontro degli ottavi di finale tra i Leoni indomabili e la nazionale delle Comore. Purtroppo, però, a trionfare non è stato solo il Camerun, ma anche la violenza: sui social media circola un video nel quale si vedono persone correre all’ingresso sud da uno spazio angusto affiancato da griglie contro le quali si ammassa la folla. Non è chiaro se fossero muniti di biglietti o se facevano parte di spettatori ‘incentivati’ dalle autorità per riempire gli stadi vuoti di questa 33a Coppa d’Africa.
Alcune fonti riferiscono che non era previsto l’utilizzo di quell'ingresso, che probabilmente è stato aperto per errore. La confederazione calcistica africana (Caf) ha emesso un comunicato nel quale annuncia che sta svolgendo delle indagini per fornire maggiori dettagli sul tragico incidente.
“Siamo in costante comunicazione con le autorità camerunesi e il comitato organizzatore locale. Questa sera il presidente della Caf, Patrice Motsepe, ha inviato il segretario generale, Veron Mosengo-Omba, al capezzale delle vittime ricoverate negli ospedali di Yaoundé”, ha detto il portavoce dell'organismo panafricano attraverso una nota divulgata in serata.
Il maestoso stadio di Olembé, il cui progetto è stato realizzato grazie a somme di denaro da capogiro, tra ritardi, incertezze, cambi d’appalto – la maggior parte della struttura è stata costruita dall’azienda italiana Piccini prima di vedersi rimuovere l’incarico a favore di una ditta canadese guidata da un controverso manager francese, Frank Mathiere – era già stato soprannominato lo "stadio della discordia", prima ancora delle drammatiche scene avvenute ieri sera.
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