20 Gennaio 2022
La piccola Romy, la figlia di Boris Johnson di sole sei settimane, è risultata positiva al Covid. Un brutto colpo per il primo ministro britannico, che ha dovuto affrontare un momento di paura insieme a sua moglie per la salute della piccola, nata lo scorso 9 dicembre.
Per Boris Johnson questo è un periodo molto particolare su più fronti: dal punto di vista politico, sta cercando di far uscire il Regno Unito dalla pandemia, cercando di ridurre il più possibile le restrizioni nella vita dei cittadini a partire dal 26 gennaio. Nella sfera più personale, nel frattempo, ha passato giorni di paura perché la sua ultima figlia di sole sei settimane, avuta dalla terza moglie Carrie, è risultata positiva al Covid. Le sue condizioni, ora, sembrano migliorare, ma la preoccupazione rimane alta.
La notizia non è stata rivelata dalla famiglia e per ora non ha ricevuto conferme ufficiali da Downing Street. Tuttavia, stando a una gola profonda citata dal Daily Mail, la neonata avrebbe sviluppato un "brutto" contagio da coronavirus, motivo per cui avrebbe trascorso dei giorni molto complessi. Secondo la fonte, la neonata si sta "riprendendo" dagli effetti del contagio.
Lo stesso Johnson, che attualmente ha la terza dose di vaccino, durante la prima frase della pandemia aveva contratto il Covid, e il pesante contagio l'ha costretto a trascorrere tre giorni in terapia intensiva in un ospedale di Londra. Anche la sua terza e attuale moglie, la first lady Carrie, ha contratto il virus e poi è guarita.
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