Assalto a Capitol Hill, spunta il "piano ignorato" che mette nei guai Donald Trump

L'assalto a Capitol Hill che il 6 gennaio 2021 ha sconvolto l'America intera non sarebbe stata una semplice rivolta organizzata in fretta e furia sui social ma il frutto di un piano pensato nei minimi dettagli per far tornare Donald Trump alla guida degli Usa. Ne è convinto Mark Meadows, ex capo dello staff della Casa Bianca, che affida ai media internazionali la sua versione dei fatti. Qualora quanto rivelato da Meadows fosse vero, per l'ex Presidente statunitense potrebbero esserci guai seri.

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Assalto al Congresso Usa: il piano per il golpe

L'ex capo staff della Casa Bianca al New York Times e al Guardian parla di un golpe messo a punto dai sostenitori di Trump con un unico obiettivo: far ritornare il tycoon alla guida degli Usa. Più nello specifico Mark Meadows parla di un piano messo per iscritto e lungo 38 pagine che sarebbe stato inviato a Washington alla vigilia dell'assalto al Congresso Usa. Nel documento, ricevuto ma ignorato dallo stesso Meadows, qualcuno avrebbe raccomandato ai vertici di Governo di dichiarare immediatamente lo stato di emergenza per questioni di sicurezza nazionale con lo scopo di ritardare la certificazione della vittoria di Joe Biden da parte del Senato. Certificazione prevista appunto per il 6 gennaio scorso.

A scrivere e mandare il file direttamente alla Casa Bianca sarebbe stato - sempre stando alle dichiarazioni dell'ex capo dello staff - un ex colonnello dell'esercito texano secondo il quale la vittoria di Joe Biden era frutto di brogli elettorali. Prima del fatidico 6 gennaio 2021 lo stesso colonnello avrebbe fatto pervenire lo stesso documento a diversi senatori che però, allo stesso modo di Meadows, lo avrebbero ignorato.  

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