07 Luglio 2021
Ursula von der Leyen (fonte LaPresse)
La legge anti Lgbt in Ungheria è "vergognosa" e se il Paese "non aggiusterà il tiro, l'Ue userà i poteri ad essa conferiti in qualità di garante dei trattati. Noi ricorriamo a questi poteri a prescindere dallo Stato membro". A dichiararlo durante il suo intervento alla plenaria sulle conclusioni dell'ultimo Consiglio è Ursula von der Leyen. La presidente della Commissione, secondo diverse fonti Ue, sarebbe pronta ad aprire una procedura d'infrazione sulla legge in questione. Bruxelles sta pensando anche di bloccare il Recovery plan per lo stato di Viktor Orban.
Dopo aver ribadito la sua idea sulla legge anti Lgbt voluta in Ungheria, la von der Leyen, ha dichiarato: "I capi di Stato e di governo hanno condotto una discussione molto personale ed emotiva sulla legge ungherese, praticamente l'omosessualità viene posta a livello della pornografia, e questa legge non serve alla protezione dei bambini, è un pretesto per discriminare".
"Dall'inizio del mio mandato abbiamo aperto circa 40 procedure di infrazione legate al rispetto dello stato di diritto e se necessario apriremo altre procedure", ha proseguito Ursula von der Leyen, precisando che "non possiamo rimanere a guardare quando ci sono regioni che si dichiarano liberate da persone Lgbt. Non lasceremo - ha concluso - che una parte della nostra società sia stigmatizzata, quando difendiamo parti delle nostre società noi difendiamo la libertà di tutta la nostra società".
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