15 Marzo 2021
Inquinamento (fonte foto Pixabay)
Si è svegliata "gialla" Pechino questa mattina, coperta da uno strato di smog dovuto all'impennata dell'inquinamento degli ultimi giorni e alla tempesta di sabbia arrivata dalla Mongolia.
Uno spesso e preoccupante velo sta invadendo la capitale della Cina e sta riducendo la visibilità di oltre 1000 metri. É la più forte e pericolosa tempesta degli ultimi 10 anni. Bloccati circa 400 voli da e per la città.
Il governo cinese lancia l'allerta "gialla" per 24 ore, ordina a tutte le scuole di annullare attività sportive e eventi esterni e infine chiede alle persone con malattie respiratorie di rimanere in ambienti chiusi. La situazione è critica.
Ma come ha fatto Pechino ad arrivare a questa situazione? Simile a uno scenario apocalittico, il capoluogo cinese era già stato definito "pericoloso" dal sito web di controllo della qualità dell'aria Aqicn.
Gli esperti già da giorni avevano lanciato l'allarme: i livelli di particelle di grandi dimensioni di Pm10 erano a quasi 20 volte l'esposizione massima giornaliera raccomandata dall'Oms, mentre la concentrazione di microparticelle Pm2.5 era a quasi quota 600, più di 20 volte il limite segnalato dall'agenzia di Ginevra.
Di Giorgia Belfiore
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