06 Agosto 2025
Banca Monte dei Paschi di Siena conferma l'obiettivo di raggiungere il 66,67% del capitale di Mediobanca al termine dell'Ops, ma lascia intendere che le sinergie previste dalla combinazione tra i due istituti saranno comunque realizzabili anche con una partecipazione inferiore. "Ci vorrà solo più tempo", ha dichiarato l'amministratore delegato di MPS, Luigi Lovaglio, durante la conference call con gli analisti sui risultati del primo semestre 2025.
Lovaglio ha ribadito i benefici strategici derivanti dall’operazione: "Vorrei parlare ancora una volta dei vantaggi che derivano dalla combinazione delle due banche. Il nostro modello che vede uniti MPS e Mediobanca è molto più ampio e diversificato, il che rende i nostri utili più resilienti".
Riguardo alla posizione assunta da Mediobanca, l’amministratore delegato ha espresso alcune riserve sul piano strategico dell’istituto milanese: "Il management sta tenendo un approccio strategico erratico, con una ratio non chiara e un atteggiamento difensivo sulla protezione più che sulla creazione di valore". E ha aggiunto: "La nostra offerta mira a liberare il loro potenziale. Noi abbiamo un track record che dimostra che abbiamo sempre mantenuto le nostre promesse e il futuro ci darà ragione, perché con questa combinazione potremo aumentare valore e dare più remunerazione ai nostri azionisti con una piattaforma comune. Una combinazione che sarà più forte, più competitiva, più resiliente".
Sulla possibile evoluzione dei rapporti con Generali, Lovaglio ha fatto riferimento alla partnership attuale con AXA, in scadenza nel 2027, sottolineando che "se andrà a buon fine l'operazione con Mediobanca avremmo opportunità aggiuntive con Generali".
In tema di remunerazione agli azionisti, il numero uno di MPS ha dichiarato che "stiamo considerando di anticipare il payout al 100% già da quest'anno", sulla base dei risultati del primo semestre 2025. Ha poi precisato: "Vedremo come si evolverà la situazione della performance nella seconda parte dell'anno, ma siamo fiduciosi che potremo anticipare il payout ratio del 100% già dal 2025".
Infine, a proposito della possibilità di introdurre una politica di dividendi ad interim sul modello di Mediobanca, Lovaglio ha spiegato: "Quello del payout è un aspetto che stiamo studiando al momento", aggiungendo che "possiamo guardare al 2026 adottando la stessa politica di dividendi ad interim che ha Mediobanca".
Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.
Articoli Recenti
Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Luca Greco - Reg. Trib. di Milano n°40 del 14/05/2020 - © 2025 - Il Giornale d'Italia