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Risiko Bancario, ipotesi di fusione tra UniCredit e Generali via Mediobanca; in campo un advisor estero

Le banche d’affari internazionali tornano a ragionare sull' operazione di unione tra Unicredit e Generali via Mediobanca

23 Febbraio 2024

Sarebbe in corso la preparazione di un’operazione, già ipotizzata nel 2021, che prevede l'acquisizione di Mediobanca da parte di UniCredit tramite un'offerta pubblica di scambio con un premio ipotizzato del 20%, ovvero a circa 12 miliardi di euro ai prezzi attuali; ciò coinvolgerebbe anche Generali di cui Mediobanca è primo azionista.

Secondo quanto riportato da Il Foglio, con i soldi raccolti dalla cessione della quota in Banco BPM, 140 milioni di euro di cui 80 milioni di plusvalenza, Fondazione CRT ha "consolidato" la "storica partecipazione di lungo termine in Generali”, ha detto qualche giorno fa il presidente Fabrizio Palenzona.

Ieri è invece emerso che l'accordo di consultazione tra soci Mediobanca è salito dal 10,84% al 10,98% del capitale sociale. L'operazione UniCredit-Mediobanca potrebbe dare vita ad uno dei colossi bancario-assicurativi più grandi d'Europa, e così creare un fenomeno senz’altro ben visto dal Governo e ciò comporterebbe altri protagonisti finanziari in Italia a riflettere sulla sorte del proprio futuro e a progettare i nuovi passi da compiere.

Nell'attesa, la sola ipotesi, ancora tutta da dimostrare e già circolata in passato, ha acceso di colpo tutti i titoli finanziari del Ftse Mib, partendo dai diretti interessati: da Mediobanca (+4,6%) a Generali (+2,5%), passando di riflesso per Mps (+3,1%), Banco Bpm (+5,3%), Bper (+2,1%) e Banca Generali (+2,3%). Più fredda la sola UniCredit (+0,7% dopo una partenza in 'rosso') a dimostrazione della prudenza degli investitori sulle cifre fin qui circolate.

L'incastro, ragionano a caldo gli esperti di Intermonte, "avrebbe un solido razionale industriale mentre avrebbe risvolti da valutare a livello degli equilibri del sistema finanziario italiano' anche se l'articolo de 'Il Foglio' 'non contiene dettagli significativi se non il premio del 20% a cui si starebbe ragionando".

Tirando le somme, dicono da Intermonte; "Unicredit rimane a nostro avviso un candidato per il consolidamento del settore e recentemente è stato indicato tra i potenziali interessati anche sulla Banca Popolare di Sondrio e Banco Bpm".

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