12 Giugno 2023
Ubs group ha completato l'operazione di acquisizione di Credit Suisse dopo aver completato l'acquisto lo scorso 19 marzo la cifra di 3 miliardi di franchi svizzeri. Si tratta della più grande fusione nel settore bancario dalla crisi finanziaria del 2008. La chiusura dell'operazione, che pone fine ai 167 anni di indipendenza della banca, è stata annunciata con una lettera aperta sui giornali locali e internazionali.
Completata l'acquisizione della rivale. L'annuncio arriva dopo che nei giorni scorsi Ubs ha sottoscritto un accordo con il governo svizzero per una garanzia di 9 miliardi di franchi svizzeri (10 miliardi di dollari) contro potenziali perdite sugli asset del Credit Suisse. L'intervento, a metà dello scorso marzo quando le banche erano in subbuglio e le perdite coinvolgevano tutta Europa. La banca d'investimento venne travolta che si stava via via trasformando in una crisi di clienti.
Lo storico concorrente è stato acquistato per 3 miliardi di franchi e con ampie garanzie e sostegno finanziario da parte del governo e della banca centrale svizzera. Colm Kelleher e Sergio Ermotti, rispettivamente presidente e ad di Ubs annunciano in una nota: "Oggi tagliamo un importante traguardo. È l'inizio di un nuovo capitolo per Ubs e per l'industria finanziaria globale".
"Abbiamo annunciato - aggiungono - la chiusura legale dell'acquisizione di Credit Suisse. Ci riteniamo privilegiati di poter scrivere una nuova pagina nella storia. Uniremo le competenze, le dimensioni e la leadership nella gestione patrimoniale di Ubs e Credit Suisse per creare un istituto finanziario integrato ancora più forte. Una realtà che andrà a beneficio della nostra clientela in tutto il mondo. Siamo consapevoli che dovremo affrontare delle sfide. Ma sappiamo anche che si presenteranno grandi opportunità. Per i nostri clienti. Per i nostri collaboratori. Per i nostri azionisti. Per la nostra comunità".
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