11 Aprile 2023
Leonardo rimane sotto l'occhio di bue di chi freme per sapere il nome di Ad e Presidente. Braccio di ferro nella maggioranza, con Guido Crosetto che punta i piedi alla vigilia del suo viaggio a Washngton, previsto per domattina: spunta un piano B, che vedrebbe Roberto Cingolani, papabile ad, nel ruolo di Presidente con delega all'innovazione, e Lorenzo Mariani, già paventato DG, come Amministratore Delegato. Se lo scenario dovesse concretizzarsi Giuseppe Zafarana, nome circolato per la presidenza di Leonardo, potrebbe invece passare ad Eni, mentre Carta a Terna (evitando la doppietta Eni / Enel alla "GdF"). Permane la proposta di FI di nominare Scaroni, attuale Presidente del Milan, alla poltrona di presidente in Poste Italiane. Il notaio Becchetti potrebbe invece salire alla presidenza di Enel.
L'incrocio dei veti per la nomina dei vertici di Leonardo non tende ad arrestarsi. Come raccontato da questa testata, trovare un accordo sul nome dei vertici dell'ex Finmeccanica, leader in Italia in materia di difesa, dell'aerospazio e sicurezza, nonché dodicesima impresa di difesa del mondo e prima nell'Unione europea per grandezza, non è impresa facile.
La faccenda è oggi più delicata considerando non solo lo scenario di guerra e il pressing della NATO, ma anche quello interno alla maggioranza, e in particolare del Ministro della Difesa Crosetto, orientato da tempo ad assegnare la posizione a una figura di lunga esperienza nel mondo della difesa come quella di Lorenzo Mariani, oggi ai vertici di Mbda. La Premier Meloni tuttavia era convinta del nome di Roberto Cingolani fin dall'inizio.
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