17 Marzo 2023
First Republic Bank, fonte: imagoeconomica
First Republic Bank è salva, almeno per ora. Le undici più grandi banche Usa hanno depositato trenta miliardi di dollari nell'isitituto di credito con sede a San Francisco per salvarla dal fallimento, dopo che in borsa aveva raggiunto il -30%. Nei giorni scorsi il suo dating era stato declassato a junk (spazzatura) da S&P, la famosa agenzia di rating. Tra le banche che hanno partecipato ad immettere capitale, ci sono le quattro più grandi presenti negli Stati Uniti JPMorgan Chase, Bank of America, Citigroup e Wells Fargo, le quali hanno contribuito con 5 miliardi di dollari ciascuno.
L'indiscrezione di un eventuale salvataggio di First Republic Bank era rimbalzata già nella giornata di ieri. Negli Usa, ormai è corsa a salvare le banche dal fallimento dopo la crisi innescata dal crac di Svb e successivamente di Signature Bank, che stanno provocando un contagio nelle borse americane e indici al ribasso nelle maggiori borse europee. Borse, che devono fare i conti con un altro caso, quello di Credit Suisse, l'istituto di credito svizzero salvato dalla Banca centrale svizzera dopo che i sauditi, maggiori azionisti di maggioranza si sono rifiutati di immettere ulteriori soldi nella banca.
Un altro collasso minaccerebbe di mettere in ginocchio l'intero sistema, nonostante qualche giorno fa Joe Biden abbia ribadito come "il sistema bancario americano" sia "solido". Di recente, la Fed, protagonista del crollo finanziario coi suoi continui rialzi dei tassi di interesse, è intervenuta per garantire i depositi della Silicon Valley Bank, il primo grande crac andato in scena negli Usa e che per dimensioni segue quanto successo nel 2008 con Lehman Brothers e Washington Mutual.
First Republic era considerata la banca a maggior rischio di fallimento, dopo Svb. Lo dimostra come il suo titolo fosse sceso ormai in picchiata negli ultimi giorni. Una notizia che ha calmato i mercati Usa, con Wall Street che dopo il rimbalzo della notizia ha chiuso in rialzo. S&P, su un fallimento dell'istituto di credito californiano ha spiegato: "Crediamo che il rischio di una fuga di depositi da First Republic Bank sia elevato".
L'operazione è stata mediata da Tesoro, Federal Reserve, Federal Deposit Insurance Corporation e Office of the Comptroller of the Currency. Nessuna vendita, al contrario di come era circolato nelle prime ore della mattinata di ieri. A contribuire al salvataggio sono state anche Goldman Sachs e Morgan Stanley che hanno dato 2,5 miliardi di dollari. Poi BNY Mellon, PNC Bank, State Street, Truist e US Bank con un miliardo a testa.
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