16 Marzo 2023
Operazione salvataggio. Alcuni dei principali gruppi bancari degli Stati Uniti, tra cui JPMorgan Chase e Morgan Stanley, stanno discutendo un salvataggio congiunto della First Republic Bank dopo il crollo in borsa, col titolo che è arrivato a -30%. JPMorgan avrebbe in corso interlocuzioni con Citigroup, Bank of America e Wells Fargo per fornire un’ancora di salvataggio a First Republic, Ma il gruppo di soccorritori, secondo il Wall Street Journal, potrebbe allargarsi a Morgan Stanley, Goldman Sachs, US Bancorp e PNC Financial Services.
L’ipotesi sembra avere rafforzato il rimbalzo in atto a Wall Street con i principali indici tutti in rialzo, mentre lo stesso titolo dell’istituto coinvolto nel salvataggio, pur mantenendosi intorno a -15% rispetto alla seduta di ieri, mercoledì 15 marzo, ha recuperato dai minimi di 20 dollari toccati in apertura di contrattazioni e al momento viene scambiato intorno a 26 dollari.
Dopo i default di SVB e Signature, First Republic è la principale indiziata fra le banche che potrebbero dichiarare bancarotta, con un crollo di quasi 80 punti percentuali nell’ultima settimana, in scia al terremoto che ha sconvolto il settore finanziario statunitense. Il crollo del prezzo delle azioni della First Republic è dovuto alle preoccupazioni degli investitori per il futuro della società dopo i recenti fallimenti della Silicon Valley Bank e della Signature Bank e la chiusura della Silvergate Capital. Il messaggio di domenica della First Republic, che ha annunciato di essersi assicurata 70 miliardi di dollari di ulteriore liquidità dalla Federal Reserve e da JPMorgan Chase, non è servito a tranquillizzare gli investitori e i creditori, visto che mercoledì S&P Global Ratings e Fitch Ratings hanno abbassato il rating della First Republic a “junk”. Secondo S&P Global Ratings, la maggior parte dei depositi della First Republic non è assicurata dalla Federal Deposit Insurance Corporation in quanto supera il limite di 250mila dollari. Secondo l’agenzia di rating, questi depositi non assicurati sono i “più suscettibili di ritiro”, dopo che il fallimento della Silicon Valley Bank ha lasciato i suoi maggiori clienti nel limbo fino all’intervento dei regolatori federali domenica.
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