04 Agosto 2022
La Bank of England ha alzato i tassi di mezzo di punto portandoli dall'1,25% all'1,75%. Una mossa in linea con le previsioni dato che in Inghilterra si prevede una grande recessione in seguito al caro energia. È il rialzo più elevato da 27 anni. Mentre l'1,75% di tasso attuale è il livello massimo dall'inizio della grande crisi finanziaria nel 2008.
La misura della Bank of England è il sesto ritocco consecutivo della BoE dallo scorso dicembre, record anche questo. Si punta ad arginare l'inflazione, che è ai massimi da quarant'anni e che potrebbe raggiungere il 13% nell'ultimo trimestre del 2022. Gli esperti prevedono un andamento simile nel 2023, andandosi a stabilizzare nel corso di due anni. Dalla Resolution Foundation fanno sapere invece che potrebbero toccarsi il 15%.
"L'inflazione dovrebbe aumentare più del previsto nel rapporto di maggio, dal 9,4% di giugno a poco più del 13% nel quarto trimestre del 2022, e rimanere a livelli molto elevati per gran parte del 2023, prima di scendere all'obiettivo del 2% due anni a venire". Rivela la Bank of England.
Una mossa quella della Banca d'Inghilterra che segue quelle delle scorse settimane di Bce e Fed. Tutte unite da un unico obiettivo: fermare la corsa all'inflazione. “La Banca è preoccupata per l'effetto sulla sterlina e non vuole essere l'unica a non aderire al club dei 50 punti base”, ha detto James Smith, economista di ING a Londra. I nove membri di cui è composta la Monetary Policy Committee hanno votato a favore di un rialzo: tutti concordi per il mezzo punto, tranne uno che ha votato per lo 0,25%.
La Banca d'Inghilterra anche e soprattutto per lanciare l'allarme in vista del futuro. Concordando che ci saranno nuovi rialzi decisi se servirà per frenare i prezzi.
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